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Poker del City a Stoke on Trent, Pep ringrazia Aguero

Il Manchester City passa l’esame Stoke City per 4 reti a 1. Le doppiette di Aguero e Nolito regalano a Pep la prima gioia in trasferta dopo la vittoria all’esordio. I Blues agguantano lo United in testa liquidando uno Stoke non ai livelli dello scorso anno, in cui era stato capace di rendere il Britannia, un vero e proprio fortino. Per i bianco-rossi accorcia momentaneamente le distanze Bojan su rigore, ma la rete non basta ad evitare le figuraccia allo Stoke.

El “Kun” e Ibra: duello a suon di gol

2 partite e 3 gol per el Kun Aguero, 2 partite e 3 gol per Zlatan Ibrahimovic. Una rete alla prima giornata, e la doppietta alla seconda per entrambi, i quali, protagonisti nei poli opposti di Manchester, hanno già dato inizio alla sfida a distanza per il titolo di capocannoniere. Gli indiziati speciali ovviamente sono i due che, oltre al titolo di capocannoniere, hanno messo in agenda la vittoria della Premier League, che dopo stagioni buie deve tornare a Manchester.

Oggi el Kun non ha disputato una buonissima partita, ma è stato freddo quando chiamato in causa. Dopo poco più di 20 minuti Aguero ha realizzato un rigore conquistato da Otamendi, il secondo per il City in due partite. Sempre nel primo tempo el Kun ha siglato la rete del raddoppio con un colpo di testa molto intelligente con i quale ha beffato l’estremo difensore Given.

Il gioco di Pep Guardiola lo aiuterà molto, soprattutto in fase realizzativa, che subirà un incremento grazie alle chance create dai suoi colleghi in avanti e allo spirito di collaborazione, portato in valigia dall’allenatore catalano, insieme al Tiki-Taka. Considerando anche il preliminare con la Steaua, Aguero ha uno score di 6 reti  in 3 gare, una media realizzativa di 2 gol a partita. Presumibilmente non continuerà a questi ritmi, ma non potrà rilassarsi troppo, perché quest’anno rischia di non essere l’attaccante più forte di Manchester.

I 5 giocatori cambiati maggiormente con Pep

mancity.com

Che Pep Guardiola attuasse una rivoluzione nella blu di Manchester, era annunciato da diversi mesi. Forse non erano così scontate le prime vittorie e la facilità con le quali sono arrivate. Pep non ha perso tempo e i frutti del suo lavoro già si possono cogliere in diversi giocatori:

Raheem Sterling è il migliore in campo nonostante non sia andato in gol. Dopo un anno da buttare senza conservare nulla, il giovane inglese ha trovato la forza morale di rilanciarsi. Con Pep ha ricordato il giocatore funambolo di Liverpool ed è proprio insieme al catalano che il ragazzo può trovare la sua dimensione.

David Silva è il giocatore che ispira. Si muove su tutto il fronte senza dare punti di riferimento e, con il pallone tra i piedi fa quello che vuole, abbassandosi molto spesso per impostare. Il suo feeling con Pep era annunciato e lui ha già fatto un salto di qualità.

Kelechi Iheanacho sarà quasi sicuramente il futuro del Manchester City, ma vuole provare ad esserne anche il presente e, per ora, è riuscito a guadagnarsi degli spezzoni di partita e la stima di Pep. Oggi in campo per poco più di 10 minuti, è autore dell’assist del 3-1 a Nolito, dopo un’azione fenomenale.

John Stones è l’ultimo arrivato ma ci ha messo poco ad apprendere i dettami di Guardiola. Giocatore senza dubbio strapagato in un mercato folle ha dimostrato però con coraggio di non aver paura della sua stessa valutazione, giocando un’ottima partita, nella quale è stato preferibile al suo ben più esperto compagno Otamendi.

Fernandinho forse non è ancora l’allievo migliore di Pep ma ha tutto per diventarlo. Servirà tempo per affinare la qualità,soprattutto nel ruolo più complesso e delicato in cui Guardiola ha avuto giocatori del calibro di Xabi Alonso.

Il Manchester City sembra già una grande squadra nonostante la rivoluzione di Pep sia ancora all’inizio. Con alle spalle due vittorie i blu di Manchester avranno tra poco a disposizione giocatori come Kompany, Yaya Touré e Gundogan, i quali, insieme a Claudio Bravo in arrivo dal Barça, possono garantire esperienza e qualità a una squadra già forte così.

Francesco Castorani

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