Premier League: lotta a quattro per la salvezza

La Premier League non è soltanto spettacolo e prodezze. Se in cima alla classifica c’è il Leicester che a passi sempre più sicuri prova a coronare il sogno di un’intera città, tra il fango e la polvere delle zone più buie della classifica impazza la corsa alla salvezza.

Sono quattro le squadre a rischio, quelle che provano a dare il tutto per tutto per assicurarsi la permanenza nel massimo campionato inglese. Fra le più combattive c’è decisamente l’Aston Villa: fanalino di coda del campionato e con soltanto tre vittorie all’attivo in tutta la stagione, la squadra di Birmingham, seppur troppo tardi, sembra aver trovato la giusta marcia per andare avanti e provare a raggiungere una salvezza che ad oggi sembrerebbe un miracolo.

Grintosi e caparbi fino alla fine, i Villans, nonostante un inizio di campionato per niente affatto brillante e il continuo avvicendarsi di allenatori sulla panchina (per l’esattezza tre dall’inizio del campionato), hanno subito invertito il senso di marcia a novembre, con l’arrivo di Remi Grade: il tecnico francese infatti ha abbandonato il 4-2-3-1 usato dal suo predecessore MacDonald, per ritornare al classico e vincente 4-3-3, adoperato anche da Sherwood nelle primissime partite della stagione.

Una rivoluzione simile è avvenuta in casa Sunderland, penultima forza della Premier League. I Balck Cats, che dall’inizio della stagione non navigano in buone acque, sono stati affidati ad un esperto in materia di salvezza, ossia Sam Allardyce. Abituato a lottare sempre sul filo della retrocessione, l’allenatore ha avuto un impatto straordinario sulla squadra: dopo aver cambiato del tutto modulo (dal 4-1-4-1 al 3-5-2) ed aver escluso giocatori intoccabili per Advocaat come Lens e Borini, il Sunderland di Big Sam (chiamato così affettuosamente dai suoi tifosi) è riuscito a guadagnare punti per provare ad uscire dalle zone basse della classifica.

Dopo aver ritrovato l’orgoglio e la voglia di combattere, il Sunderland ha trovato anche il suo trascinatore: si tratta di Defoe, il bomber che proprio con Allardyce ha trovato la sua dimensione, riuscendo a mettere a segno ben 10 goal in 21 apparizioni, un bottino purtroppo non ancora sufficiente per assicurarsi una salvezza tranquilla.

In direzione opposta invece viaggia il neo promosso Norwich. Dopo un avvio discreto, i Canaries non sono riusciti a reggere i ritmi del massimo campionato, finendo ad occupare la terz’ultima posizione in classifica. Neanche il tecnico Alex Neil, dopo aver portato il Norwich in Premier League, è riuscito ad attuare la tanto attesa rivoluzione e ad imprimere alla squadra una mentalità vincente e combattiva. Quel pesantissimo zero scritto nella casella delle partite vinte nelle ultime cinque giornate è una vera e propria condanna per il tecnico scozzese, che sembra piano piano avvicinarsi assieme alla sua squadra ad un altro anno di Championship.

L’aria che tira a Newcastle upon Tyne invece è decisamente diversa dopo l’ultimo turno di campionato: fuori dalla zona rossa, seppur di un solo punto, i Magpies hanno mostrato di avere carattere da vendere dopo l’inaspettato pareggio in rimonta contro il Manchester United e la vittoria contro un ottimo West Ham. Sono due le armi in più a disposizione del Newcastle per assicurarsi la salvezza: Mitrovic, ottimo finalizzate, un giovane attaccante forte fisicamente ma anche molto veloce, e Wijnaldum, centrocampista rapidissimo e con il vizio del goal.

La banda di McClaren sembra al momento l’unica squadra destinata a proseguire anche il prossimo anno il suo cammino in Premier League. Ma guai a sottovalutare le agguerrite avversarie: in un campionato che regala costantemente sorprese inaspettate, anche la lotta per la salvezza potrebbe lasciare tutti a bocca aperta.

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