Preso anche Ronaldo, solo Pelé è rimasto davanti a Neymar

Perù-Brasile ormai è una partita di altissimo livello e ogni appuntamento si concede il lusso di confermarlo: anche nella notte la gara è stata clamorosa, terminata sul punteggio di 4-2 per la Seleção, che sembra soffrire i peruviani più di qualsiasi altra nazionale sudamericana. Per vincerla una partita del genere è servito ancora una volta il miglior Neymar, quello decisivo nei momenti decisivi, capace di entrare nella storia del Brasile una volta in più.

Le statistiche contano quello che contano, offrono una visione della realtà ma non per forza fedele. E un giocatore come Neymar non ha bisogno di alcun record per entrare nella storia di questa grandiosa nazionale, perché di fatto ne è già parte, nonostante i dispiaceri di qualche detrattore di troppo sparso per il mondo. Però la statistica può assumere anche un valore differente, che non definisce lo status del calciatore (quello nessun numero lo potrà mai fare), ma può fungere da reliquia quando si fanno a mettere nella stessa classifica i più forti di sempre.

Con la tripletta al Perù Neymar ha raggiunto Ronaldo il Fenomeno a quota 62 gol nella storia della nazionale brasiliana e ora è dietro solamente a Pelé. O Ney che mette nel mirino O Rey: 15 gol di differenza, distanza assolutamente colmabile considerando il fatto che a 28 anni ci sono ancora tantissimi impegni da giocare. Non c’è bisogno di fare paragoni, non avrebbe senso mettere sulla bilancia un calciatore che ha esordito negli anni ’50 con uno nato negli anni ’90: non avrebbe valore, significato, né rispetto per due calciatori così forti. La statistica è un numero e nulla più, come detto in questo caso una reliquia, perché comunque si parla della storia del Brasile, la squadra più titolata della storia, e poter scalare una classifica del genere con nomi di quel peso è sicuramente un grande orgoglio per Neymar.

Un calciatore che rimane un campione a prescindere, che è stato il vero motore di una squadra che negli anni sembrava persa, e che invece ora è tornata con l’obiettivo di vincere il Mondiale. Lui è ancora lì a trascinarla, anche in notti complicate come quella di Lima, con una tripletta che vale tantissimo per il percorso verso il Qatar della squadra di Tite e che gli regala uno strepitoso secondo posto nell’Olimpo dei marcatori verdeoro.

 

Impostazioni privacy