
Cristoforo Filetti, il preparatore del Psg, durante la trasmissione 'Newzgen' | Footbola.it
Non solo Gigio Donnarumma, un altro italiano sul tetto d’Europa. Con lui, ad alzare la ‘Coppa dalle grandi orecchie’ anche Cristoforo Filetti, preparatore atletico del Psg. Da fresco vincitore della Champions League, questo pomeriggio è intervenuto in esclusiva ai microfoni di ‘Newzgen’, la trasmissione prodotta dall’agenzia giornalistica alanews e condotta da Andrea Eusebio e Alessandra D’Ippolito. Intervistato dai due giornalisti, Filetti ha raccontato retroscena e aneddoti ai microfoni di ‘Newzgen’
Se si pensa a un italiano che ha appena alzato al cielo la Champions League, inevitabilmente viene subito in mente il portierone azzurro che milita nel Paris Saint-Germain, Gianluigi Donnarumma. L’estremo difensore del Psg e della Nazionale italiana ha vissuto una stagione da incorniciare e da assoluto protagonista, con la conquista del cosiddetto ‘Triplete‘ coronato con la vittoria della ‘Coppa dalle grandi orecchie’ e, in attesa del Mondiale per Club, da un’annata che lo ha visto trionfare su ogni fronte possibile. Eppure, Donnarumma non è l’unico italiano ad aver toccato con mano il trofeo per club più ambito a livello europeo nella finale di Champions contro l’Inter. Dietro le quinte del successo parigino, infatti, c’è anche Cristoforo Filetti, preparatore atletico del Paris Saint-Germain e figura chiave all’interno dello staff, di cui è sicuramente un membro di fiducia del tecnico Luis Enrique, ormai da qualche anno.
Filetti, originario della Sicilia e più precisamente di Acireale, è stato intervistato da Andrea Eusebio e Alessandra D’Ippolito nel corso della puntata di oggi di ‘Newzgen‘, la trasmissione prodotta dall’agenzia giornalistica alanews, durante la quale ha raccontato retroscena e aneddoti ai microfoni dei due conduttori.
Non solo Gigio Donnarumma, un altro italiano sul tetto d’Europa: Cristoforo Filetti, preparatore atletico del Psg
La svolta professionale per Filetti arriva circa 14 anni fa, nel lontano 2011, quando entra a far parte dello staff della Roma con al timone proprio Luis Enrique. È la genesi di un lungo sodalizio professionale che lo lega all’allenatore spagnolo e che culminerà qualche anno più tardi proprio al Paris Saint-Germain. Nel 2023, Luis Enrique lo ha infatti rivoluto ancora nel suo team, stavolta però nella nuova esperienza all’ombra della Tour Eiffel. E nella serata di sabato 31 maggio è arrivata la grande consacrazione: la Champions League alzata al cielo di Monaco di Baviera insieme al Psg e a Luis Enrique, grazie alla prestazione maiuscola dei parigini che in finale hanno battuto con un sonoro, netto e roboante 5-0 l’Inter di Simone Inzaghi.
La vittoria della Champions League: “Un’emozione grandissima! Pronti per il Mondiale per Club”
“Vincere la Champions League è stata una grandissima emozione! Anche se io faccio parte del backstage, ho goduto appieno di questo successo – racconta Filetti -. Quest’anno siamo riusciti, insieme a tutto lo staff, ad arrivare a qualcosa di straordinario. Ancora non ho ben capito cosa è successo, sto cercando ancora di razionalizzare un po’ quanto è accaduto. È come se non avessi ancora realizzato. Adesso abbiamo 3 o 4 giorni di riposo, ma poi dobbiamo pure partire per l’America, perché a breve ci sarà il Mondiale per Club negli Stati Uniti, a cui parteciperemo e a cui teniamo molto. Vogliamo fare bene e dare il nostro meglio e il massimo che possiamo anche lì, in questa nuova competizione dall’altra parte del mondo”.
Luis Enrique? “Un grande uomo, capace di creare un’alchimia unica e che fa sentire meno le pressioni”
“Io sono a Parigi dal 2020 – rivela Filetti -. Poi ho avuto l’opportunità di inserirmi nello staff del mister Luis Enrique. Lui è in grado di creare un’alchimia incredibile con tutto lo staff e i giocatori. Credo che sia stato questo che ha fatto la differenza. Ha una capacità straordinaria di creare alchimia all’interno del suo staff e della squadra. Lui crede nel lavoro di tutti e include chiunque nel suo lavoro. Il mister vuole sempre che si lavori nella massima trasparenza. Ad esempio, quando c’è stato qualche infortunato non c’è mai stata pressione da parte sua. E, quindi, questo permette a tutti di lavorare nella massima serenità. Anche dal punto di vista umano è sempre presente e non dimentichiamoci che comunque gestisce uno staff che comprende circa 25 persone. Anche se le pressioni a questo livello, si sa, sono sempre tante, grazie al mister noi le sentiamo molto meno”.
Quali sono i punti di forza del Psg e quali, invece, le difficoltà incontrate in questi anni?
Ma in una stagione così trionfale e da incorniciare, in cui è arrivato il ‘Triplete‘, ci può essere stata anche qualche difficoltà? “Giochiamo sempre, negli ultimi tempi gli eventi sono sempre più congestionati e questo è un aspetto che ha modificato notevolmente il nostro lavoro – spiega Filetti -. Lavoriamo in pratica più sul recupero che sulla preparazione atletica di per sé. Il Covid ha cambiato un po’ tutto, anche con il passaggio da 3 a 5 sostituzioni. Noi, dal nostro canto, cerchiamo di gestire un po’ tutti gli aspetti e non solo le 2 o 3 ore che i giocatori passano sul campo d’allenamento con noi, ma anche il tempo che passano in casa, in quello che noi chiamiamo ‘allenamento invisibile’”.
“Le connessioni che si creano in campo tra i giocatori sono fondamentali e nella finale di Champions League questa è stata la chiave e il vero nodo della vittoria- aggiunge -. Tutti i giocatori sono predisposti a ciò che richiede il mister, ad esempio la predisposizione a correre coprendo degli spazi in più per recuperare la palla”.
L’età media come fiore all’occhiello del nuovo Psg, ma un giocatore su tutti ha impressionato Filetti
“L’età media del Psg molto più bassa rispetto anche a quella dell’Inter ha inciso, il fatto di avere giocatori giovani permette di avere meno infortuni nel corso della stagione, riduce notevolmente il rischio infortuni. Ci concede di avere calciatori più ‘puliti’ dal punto di vista fisico in termini di infortuni gravi o lunghe assenze”, rivela Filetti, che in conclusione confessa anche quale calciatore del Psg lo ha impressionato di più dal punto di vista fisico in quest’annata in particolare: “Il giocatore che nell’ultimo anno mi ha colpito di più è Nuno Mendes, che ha delle qualità fisiche e tecniche impressionanti”.