
Eldor Shomurodov | Immagine Anda
Qualificazioni mondiali, appuntamento con la storia per l’Uzbekistan. È solo giugno e restano ancora 12 mesi prima del calcio d’inizio del Mondiale 2026, ma mentre l’Italia deve ancora iniziare il suo percorso, c’è già chi ha centrato il traguardo e chi, invece, potrebbe centrarlo nelle prossime ore scrivendo la storia della competizione.
Asia: Uzbekistan e Giordania, appuntamento con la storia
Alcune squadre hanno già in tasca il volo per Usa, Canada e Messico: Giappone, Nuova Zelanda, Iran e Argentina. L’appuntamento con la storia è per l’Uzbekistan che è davvero a un passo dalla sua prima partecipazione al mondiale. Se la squadra di Timur Kapadze dovesse evitare la sconfitta contro gli Emirati Arabi Uniti il 5 giugno, avrebbe la certezza di partecipare alla Coppa del Mondo. Spera di chiudere anzitempo il discorso qualificazione anche i coreani del sud, chiamati a non perdere in Iran. Potrebbe essere il giorno giusto per la Giordania, ma devono battere l’Oman e sperare che l’Iraq perda con la Corea del Sud. Non impossibile. Occhio anche all’Australia, che deve vincere con il Giappone e sperare che l’Arabia non vada oltre il pari contro il Bahrein.
Sudamerica e America Centrale: difficile avere certezze
In Sudamerica è complicato che vi siano certezze. Non nel primo weekend di giugno, perlomeno. L’unica nazionale che può sperare di qualificarsi è l’Ecuador che è seconda in classifica nel girone con due punti di vantaggio su Uruguay, Brasile e Paraguay. La nazionale tricolor, per essere certa di giocare il prossimo mondiale, deve vincere in casa con il Brasile e sperare che Venezuela e Bolivia pareggino. Incastro complicato ma per la nazionale ecuadoregna la partecipazione al prossimo mondiale è solo questione di “quando” e non di “se”. Assolutamente indecifrabile, invece, il destino delle partecipanti al gruppo centro americano che, privato di USA e Messico, è aperto a qualsiasi soluzione. Allo status quo, sono Honduras, Suriname e Costa Rica hanno un vantaggio di due punti sulle rispettive inseguitrici di ciascun girone ma è tutto molto aperto ed è lecito sognare.
Africa ed Europa le ritardatarie
L’Africa non emetterà sentenze prima del prossimo settembre, esattamente come l’Europa. I continenti più vecchi del pianeta se la prendono comoda, sebbene, specialmente al di là del Mediterraneo, alcune gerarche si siano già delineate. Egitto, Sudafrica, Marocco e Tunisia hanno più di tre punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici e sembrano in grado di mantenerlo. Anche Algeria e Ghana sono in corsa. Strada in salita per la Nigeria, quasi eliminata dalla corsa, mentre Senegal, Camerun e Costa d’Avorio dovranno sudarsi il primato nei rispettivi gironi. Con la riforma e l’allargamento a 48 squadre, l’Africa ne qualifica nove, quindi non mancheranno le sorprese anche perché le quattro migliori seconde andranno a giocarsi l’ultimo posto possibile per approdare al mondiale tramite i play off intercontinentali.