
Italia - Moldova Qualificazioni Mondiali Immagine | Ansa
Italia – Moldova si chiude “solo” 2-0. Non è una buona notizia per la nazionale azzurra che si è complicata maledettamente la strada verso la qualificazione diretta ai Mondiali del 2026. Servivano più gol che adesso occorrerà cercare altrove. Il regolamento, del resto, non lascia molte altre speranze agli azzurri.
Qualificazioni mondiali: conta la differenza reti generale
Premessa: il Mondiale allargato cambia zero per la zona Europea. Solo le prime qualificate di ogni girone staccano il pass per Canada, USA e Messico. E in caso di arrivo a pari punti, eventualità ancora possibile nonostante il 3-0 subito ad Oslo, la discriminante è la differenza reti generale. Allo status quo la Norvegia ha 12 punti in 4 partite e un saldo di +11. L’Italia è a quota tre, in due partite con una negatività (-1). Significa che serviranno almeno un paio di vittorie con una goleada per presentarsi allo scontro diretto con gli scandinavi con la possibilità di ribaltare le sorti del girone. Anche perché a parità di punteggio e di differenza reti contano gli scontri diretti. E se si arrivasse a quel punto all’Italia servirebbe un 4-0.
Segnare più gol possibile: la chiave per sperare nel primo posto
Con queste premesse, l’unica possibilità di cercare il primo posto nel girone, considerando che la Norvegia ha già dodici punti e non dovrebbe enormi problemi a metterne insieme altri nove prima dell’ultima partita di qualificazione proprio qui in Italia, è quella di segnare più reti possibili. In questo senso il 2-0 alla Moldova, che ne aveva presi tre dall’Estonia, non è un inizio incoraggiante. Allo status quo l’Italia ha recuperato solo un gol alla Norvegia. Ne deve recuperare altri dieci in sei partite, considerando anche lo scontro diretto all’ultima giornata. L’unico modo per aver qualche speranza di qualificazione diretta è dunque vincere segnando più gol possibili confidando sul calendario che propone una serie di sfide contro avversari non irresistibili.
Serve una sterzata, il percorso è complesso
Il percorso è complesso. Serve una sterzata, come ha detto Spalletti. La conditio sine qua non è centrare vittorie piuttosto larghe nelle doppie sfide con Israele ed Estonia e nel ritorno con la Moldova, in modo da presentarsi, il prossimo novembre, con la possibilità di scavalcare la Norvegia in classifica anche senza sommergerla di gol. L’alternativa, ottimistica è vincere tutte le partite rimaste compreso il ritorno con gli scandinavi e sperare in un mezzo o un totale passo falso dei nostri avversari diretti lungo il loro percorso. Difficile: la Norvegia ci ha battuto e ha già affrontato e segnato tantissimo contro Israele (4 gol) e Moldova (cinque gol) e vinto in Estonia. Deve semplicemente ripetersi e limitare i danni in Italia per centrare il Mondiale. In tre parole: serve un miracolo. In due: Claudio Ranieri.