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Roberto Fresnedoso, il rojiblanco che si prese Roma

Alla vigilia di Roma-Atletico Madrid, prima giornata del girone di ferro che si completa con Chelsea e Qarabag, sono diversi gli aneddoti che saltano fuori tra chiacchiere da bar e ricerche su internet. Ed è così che abbiamo scovato una storia particolare, quella di un calciatore non eccellente che ha vestito la maglia dei colchoneros e che ricorda le sfide con la Roma con qualcosa di più di un sorriso. Stiamo parlando di Roberto Fresnedoso, o semplicemente Roberto, ex centrocampista dal fisico imponente, membro di quella squadra storica che nella stagione 95/96 vinse per la prima volta il Doblete (accoppiata Liga-Copa del Rey). Ed è attraverso le sue parole che torniamo a uno dei pochi confronti tra Roma e Atletico Madrid. Sono trascorsi ormai 18 anni dalla stagione 98/99, è la Coppa Uefa a fare da sfondo a questa grande sfida. Palcoscenici diversi, perché ora Atletico e Roma giocano la Champions, ambizioni diverse perché ora sono più competitive, ma pur sempre la “misma ilusiòn” di giocare una gara europea. Il risultato finale di quel doppio confronto fu di 4-2 in favore dei madrileni, che si imposero per 2-1 sia in casa che allo stadio Olimpico. Due gol del nostro Roberto, uno da incorniciare, l’altro un po’ meno, ma entrambi fondamentali per la qualificazione. Ecco le sue parole, quasi due decenni dopo, perché certe gare “nunca se olvidan!”

I rojiblancos affrontarono quell’eliminatoria con Carlos Aguiar in panchina dopo l’addio di Arrigo Sacchi:

“Erano i quarti di finale della Coppa Uefa, una competizione che ci emozionava moltissimo. Quella stagione avevamo iniziato bene  e avevamo avuto addirittura una partita per diventare leader in solitaria della Liga, ma perdemmo contro il Valencia ed entrammo in un brutta fase. Nell’Europa avevamo riposto molte aspettative, nonostante misurarsi con una squadra italiana in  quel periodo fosse sempre complicato”

L’andata si disputò al Vicente Calderòn, in cui Roberto segnò il primo dei due gol di questo quarto di finale:

“È brutto che lo dica io, però fu un golazo, con un gran taglio e un tiro secco all’incrocio. Inoltre, non passò molto dall’inizio del secondo tempo e fu subito il 2-0”, narra Roberto, il quale non dimentica che qualche minuto dopo si complicarono la vita:” Avevamo il controllo della partita finchè loro non segnarono e ottennero un buon risultato in vista del ritorno all’Olimpico”

Ecco il golazo a cui fa riferimento Roberto Fresnedoso!

Però l’Atletico non si piegò alla Roma qualche giorno più tardi, nonostante gli italiani pensassero di riuscire ad andare avanti:

” Spinsero molto fin dall’inizio ed il gol di Delvecchio li qualificava, però nel secondo tempo segnò Aguilera e questo ci diede molta calma. Loro continuarono a provarci finchè Juninho mi servì al centro ed io segnai come potei. Era quasi l’ultimo minuto e quindi fu un gol importantissimo. Questo gol ci portò in semifinale di Coppa Uefa.”

Questa la rete, decisamente meno bella ma più emozionante perchè siglata al novantesimo.

Così Roberto fu incoronato come il nuovo imperatore rojiblanco di Roma, nonostante il percorso dell’Atletico era destinato a finire solo qualche settimana dopo, a causa sempre di un club italiano, il Parma:

“Segnai anche in questa eliminatoria, questa volta però il Parma non ci aveva concesso un buon parziale al Calderòn (1-3) e avevamo pochissime possibilità. Ricordo che poco tempo dopò uscì lo scandalo del doping in Italia e noi avevamo parlato nello spogliatoio che i giocatori del Parma volavano come aerei, mentre noi eravamo senza fiato” spiega l’ex giocatore dell’Atletico.

Roberto Fresnedoso, ora vicepresidente dell’ Associazione Leggende dell’Atletico vivrà in modo speciale l’incontro con la Roma:

“Sarà molto bello tornare a vedere questa squadra all’Olimpico. Certo è que sono altri tempi e altre compezioni, però sono sicuro che l’emozione sarà la stessa. Ora, in molti casi, l’Atletico è favorito. A noi non piace dirlo, però non passa nessuno. Ora siamo uno tra i 3 migliori club in Europa.”

La Roma non sarà un rivale facile:

“È un grande club, non bisogna dimenticarlo. A noi è capitato il girone più complicato di tutti, poiché ci sono 3 squadre molto forti, quindi è fondamentale iniziare con un buon risultato fuori casa.”

Affermazioni importanti per l’ex colchonero che di fatto pone l’Atletico Madrid tra le favorite alla vittoria finale. La Champions sta diventando un trofeo maledetto per l’Atletico e quest’anno trionfare sarà ancora più difficile. I tifosi si aspettano una vittoria con la Roma dopo un avvio non esaltante e sperano che i ricordi di Roberto siano di buon auspicio per la gara inaugurale dell’imminente Champions League!

Francesco Castorani

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