Ritmo spento e poca grinta: il Napoli in Europa non sorride

Cinque giorni fa li avevamo lasciati belli, dinamici e sorprendenti dopo il 4-1 rifilato all’Atalanta in Serie A. Una squadra in salute, divertente e con tutti i tasselli al posto giusto, ma soprattutto determinata come non mai. Eppure tutto ciò non si è visto all’esordio in Europa League del Napoli: contro l’AZ Alkmaar, decimato dalle tante assenze causate dal Covid-19, gli azzurri hanno trovato una sconfitta quasi inaspettata, arrivata dopo 90 minuti di tiri imprecisi e svogliati.

L’impegno non era di certo proibitivo. L’organico partenopeo è di sicuro superiore a quello della squadra olandese che in più aveva ben pochi elementi a disposizione e di certo non immaginava di cominciare il suo cammino europeo con una vittoria così importante fuori casa. La prova lampante dell’emergenza che sta vivendo questo gruppo è il fatto che Arne Slot ha deciso di schierare come esterno di centrocampo il giovanissimo Yukinari Sugarawa, classe 2000 che di mestiere fa il difensore. Ma neanche contro una squadra rimaneggiata al massimo il Napoli è riuscito a fare la sua partita: i titolari erano tutti lì, gli stessi del poker calato nell’ultima partita di campionato, eppure il risultato è stato completamente diverso.

Niente grinta, niente velocità, niente divertimento. Gli azzurri si sono limitati a fare il proprio compito, con un passo quasi stanco e la consapevolezza di poter fare molto di più in questa Europa League dove sono entrati di diritto fra le squadre favorite per la finale. Il possesso palla arrivato al 73% e i 20 tiri provati dagli attaccanti partenopei diventano dati inutili e sterili perché accompagnati da un gioco lento e prevedibile, di certo non quello che chiedeva Rino Gattuso da questa squadra. Il numero più importante riguarda la precisione dei tiri: solo il 30% era ben calibrato, troppo poco per mettere davvero paura a un avversario in difficoltà ma cinico al momento giusto grazie allo zampino dell’autore del gol Dani De Wit, uno di quei talenti da tenere d’occhio in questa competizione.

Forse nessuno al San Paolo si sarebbe mai aspettato un AZ Alkmaar tutto catenaccio, un gioco insolito per una squadra olandese che comunque è riuscita a tirare fuori il massimo possibile anche da una situazione così difficile. Il Napoli chiude la prima settimana europea con una sconfitta che farà riflettere ma che di sicuro non compromette il passaggio del turno: tutto è ancora in gioco e i punti persi all’esordio potrebbero trasformarsi nella benzina che serve a questa squadra per cambiare passo.

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