La sfida di questa sera tra giallorossi e rossoneri potrebbe essere anche teatro di un intreccio di mercato, tra il giovane danese e il nazionale francese
C’è un filo invisibile che unisce Theo Hernandez, pilastro della squadra rossonera, e Patrick Dorgu, giovane promessa del Lecce. Entrambi giocatori di grande talento, condividono caratteristiche simili e un potenziale che sembra legarli in un destino comune: il Milan, con Dorgu visto da molti come possibile erede di Hernandez. E la partita di questa sera tra giallorossi e rossoneri potrebbero metterli a confronto.
La scoperta di Patrick Dorgu
Tutto inizia circa un anno fa, quando Geoffrey Moncada, responsabile scouting del Milan, segnala il giovane Dorgu, terzino sinistro danese di origine nigeriana. All’epoca, Dorgu stava emergendo nel campionato Primavera con il Lecce, contribuendo in maniera decisiva alla vittoria del titolo giovanile. La sua fisicità, l’esplosività atletica e un piede sinistro raffinato lo rendono un giocatore interessante agli occhi degli osservatori rossoneri, che vedono in lui un potenziale erede del numero 19 del Milan.
Nonostante i suoi 18 anni, Dorgu inizia a farsi notare anche dall’allenatore della prima squadra del Lecce, Roberto D’Aversa, che non esita a lanciarlo titolare in Serie A. Le prestazioni del giovane difensore sono subito eccellenti, tanto da consolidare la sua posizione all’interno della rosa salentina e attirare l’attenzione di altre squadre italiane e straniere.
L’assalto del Milan e il rifiuto del Lecce
Il Milan, sempre alla ricerca di giovani talenti da far crescere, decide di tentare l’assalto al giocatore. La società rossonera, con un budget limitato di 10 milioni di euro, fa una prima offerta al Lecce ma la dirigenza giallorossa, guidata dall’esperto Pantaleo Corvino, respinge con eleganza l’offerta, convinta delle potenzialità di Dorgu. Una decisione che si rivelerà corretta nei mesi successivi, quando il giovane terzino diventa un punto fermo non solo nella formazione del Lecce, ma anche nelle giovanili della nazionale danese.
Uno dei momenti simbolici di questa crescita avviene durante la partita Milan-Lecce dello scorso aprile. In quell’occasione, l’allenatore del Lecce, Luca Gotti, decide di spostare Dorgu a destra, facendogli marcare proprio Theo Hernandez. Sebbene la partita finisca male per il Lecce, che viene sconfitto dai rossoneri, quel confronto diretto tra il giovane danese e il terzino francese diventa significativo. Dorgu dimostra di essere in grado di reggere il confronto con un campione del calibro di Hernandez. Nel frattempo, il suo valore sul mercato cresce esponenzialmente. L’offerta iniziale del Milan sembra ormai lontana, con il cartellino del giocatore che si è almeno triplicato rispetto ai 10 milioni proposti inizialmente dai rossoneri.
La stagione della consacrazione
La stagione corrente sarà cruciale per la carriera di Patrick Dorgu e tatticamente la sua evoluzione è già evidente: Gotti lo sta utilizzando come esterno alto a destra, ruolo che valorizza ancora di più le sue doti fisiche e offensive, sebbene la squalifica di Guilbert lo abbia recentemente riportato a giocare come terzino.
Ora, con club importanti come Tottenham e Chelsea che continuano a monitorare il giocatore, la domanda che molti si pongono è: il Milan tornerà alla carica per Dorgu? Con Theo Hernandez sempre più centrale nei piani dei rossoneri, Dorgu potrebbe rappresentare un investimento a lungo termine, un’alternativa giovane e di talento pronta a crescere sotto l’ala del campione francese. L’interesse del club di via Aldo Rossi per il danese potrebbe dipendere anche da come evolverà la situazione relativa al rinnovo contrattale del numero 19 rossonero in scadenza nel 2026: le trattative per il prolungamento procedono a rilento e questa incertezza ha alimentato le speculazioni sul suo futuro, con l’interesse di club prestigiosi come Paris Saint-Germain, Bayern Monaco e Real Madrid che osservano attentamente la situazione. La dirigenza, pur consapevole dell’alto costo dell’operazione, considera Dorgu una soluzione credibile per rafforzare la fascia sinistra in caso di partenza del francese.