Thiago Motta e la Juventus, prime crepe dopo la luna di miele di inizio stagione. I primi 180’ avevano lasciato in eredità la sensazione che i bianconeri potessero giocarsela alla pari con l’Inter nella corsa al titolo. Dopo quattro partite e le frenate contro Roma ed Empoli sono emersi prima i dubbi e poi le perplessità. La sensazione è che la squadra bianconera dia il meglio quando trova avversari disposti a giocarsi la partita a viso aperto. Non a caso i bianconeri si sono inceppati quando hanno incrociato i giallorossi e i toscani che hanno pensato in primis a non prenderle.
Impermeabilità e corto muso
Minimo comune di queste due partite, zero reti e una impermeabilità difensiva che, a ben vedere caratterizzava anche la gestione Allegri. In questo senso, Thiago Motta era arrivato per cambiare passo e tagliare i ponti con il passato. Sembrava l’inizio del nuovo corso e la rivoluzione, in termini di uomini, atteggiamento e mentalità c’è stata, ma alla luce dei risultati, che è l’unica cosa che conta, la coperta è ancora corta: lo scorso anno la Juventus non entusiasmava, ma in un modo o nell’altro trovava la via del gol. Adesso domina il gioco, tiene il possesso palla a lungo ma tutto sommato il costrutto è stato sterile nel 50% dei casi. Con la differenza, non da poco, di non vincere le partite di “cortomuso” termine tanto caro al tecnico livornese, specialista delle vittorie con il minimo scarto e senza prendere gol.
Thiago Motta, i paragoni e la pazienza
Motta, di fronte alle prime critiche e alla improvvisa ma non del tutto inaspettata “vedovanza” di Massimiliano Allegri, deve tenere la barra dritta e armarsi della pazienza necessaria per vedere sbocciare i frutti del proprio lavoro. Resta da capire quale Juventus si vedrà in Europa. Se sarà quella che ha fatto stropicciare gli occhi contro Como ed Hellas Verona, tutto tornerà a posto. Se invece sarà quella che ha faticato contro Roma ed Empoli, Motta esporrà il fianco a nuove critiche. Di buono, c’è l’avversario, il PSV Eindhoven è una squadra che non rinuncia mai a giocare a calcio, dunque è l’ideale per la Juventus vista sinora. Intanto l’Inter si è incartata con il turnover, è non è affatto una cattiva notizia. La sensazione è che se Thiago Motta reggerà la pressione con i paragoni e la piazza mostrerà maturità e pazienza, la Juventus abbia comunque le carte per recitare da protagonista. La sfida con il Napoli dirà parecchio, ma prima c’è la Champions.