
Igor Tudor, allenatore Juventus Immagine | Ansa
Igor Tudor ha condotto la Juventus in porto. Traghettatore doveva essere e così è stato. La Champions e la conferma automatica sul contratto non bastano a garantirgli un futuro in bianconero. Il tecnico croato ha portato a termine, seppur fra mille sofferenze, una missione che non gli garantirà la prosecuzione della sua esperienza in bianconero, dove è destinato Antonio Conte.
Addio Tudor, la Juventus ha una clausola – scappatoia
Il contratto firmato da Igor Tudor prevede il rinnovo in caso di qualificazione alla Champions League ma c’è anche una clausola – scappatoia che permette alla Juventus, qualora lo desideri (e tutto lascia credere che l’intenzione sia quella) di rescinderlo. L’accordo, stipulato in modo che la società avesse comunque le mani libere a fine campionato, prevede infatti che la Juventus possa liberare (o liberarsene, dipende dai punti di vista) il suo attuale tecnico pagando una penale che si dice intorno ai due milioni di euro. Una cifra comunque largamente alla portata delle casse della società che dunque può utilizzare il cavillo per ringraziare Tudor, chiudere il rapporto e cercare di chiudere il prima possibile per Antonio Conte.
L’equivoco Mondiale per club: l’annuncio
In questo contesto, si inserisce il Mondiale per Club, che rischia di trasformarsi in un equivoco. Cristiano Giuntoli, era stato chiaro: Tudor sarebbe rimasto in panchina anche nella competizione internazionale estiva e poi a “bocce ferme” si sarebbe presa una decisione. Le dichiarazioni di Tudor nel post Venezia – Juventus però hanno rovesciato la situazione. “Posso dire che il mio futuro si conoscerà molto presto, servirà solo un po’ di pazienza. Lo conoscerete prima del Mondiale. Sono contento della vittoria ma anche consapevole che la nostra è una professione legata all’essere sempre in bilico. Il risultato ottenuto mi rende felice, ma non sarebbe una buona idea andare a giocarsi un trofeo senza aver preso decisioni”.
Il dopo Tudor: Antonio Conte è pronto
Quel “prestissimo” si potrebbe tradurre in una decisione da prendere entro le prossime 72 ore. Molto, se non tutto dipende da cosa accadrà a Napoli, dove Antonio Conte è sul punto di lasciare la città, dopo le ultime celebrazioni. Prima la festa e il pullman scoperto, poi la visita al papa e mercoledì il confronto che dovrebbe portare alla “fumata nera” fra il tecnico leccese e la dirigenza. L’allenatore ha presentato un progetto tecnico che ha profonde divergenze con quello di Aurelio De Laurentiis, quindi al netto dell’affetto e della stima, sarà addio. A Napoli hanno già pronto il nome del successore, che sarà Massimiliano Allegri. E così Antonio Conte potrà tornare alla “sua” Juventus e programmare immediatamente il futuro.