5 cose che non sai su Steven Nzonzi

E’ sbarcato in Italia Steven Nzonzi, è sbarcato nella capitale per difendere i colori giallorossi della città. Arriva dal Siviglia per una cifra di poco inferiore a quella della sua clausola (40 milioni) , diventando il secondo campione del mondo in carica nel nostro paese insieme al compagno di nazionale Blaise Matuidi. Dopo una trattativa tanto lunga quanto difficile Monchi assesta il suo dodicesimo colpo. Un colpo importantissimo, il più oneroso di questa sessione estiva, un jolly, un centrocampista multiuso per Di Francesco.

Agli occhi attenti di chi ha seguito la Liga e in particolare il Siviglia nelle ultime stagioni non sarà sfuggita l’attitudine del centrocampista francese nell’adattarsi alle diverse idee di gioco (e ai diversi allenatori) che hanno invaso il barrio Nervión negli ultimi tre anni.

Il primo e unico trofeo per squadre di club lo ha vinto con Emery in panchina e si tratta dell’ultima Europa League del Siviglia, mentre il suo miglior calcio è riuscito a esprimerlo nel gioco avvolgente di Sampaoli. Con l’ormai ex ct argentino sono emerse le grandi qualità tecniche di Steven Nzonzi, spesso fatte passare in secondo piano dalla sua stazza (196 centimetri).

Fissazione di Monchi o meno (lo segue dai tempi del Blackburn) la Roma acquista un calciatore d’esperienza che può dare tanto a questa squadra. Scopriamo alcune curiosità sul francese.

1. Scartato dal Psg

Steven Nzonzi ha impiegato diverso tempo per trovare una squadra che gli desse fiducia da giovane. A causa del suo fisico, alto e gracile, il centrocampista francese è stato escluso dalle giovanili del Psg e anche da quelle del Caen. Amiens è stata la casa che ha permesso al calciatore di spiccare il volo verso i professionisti e, dopo, verso la Premier League con il Blackburn Rovers.

2. Rigore maledetto

I tifosi del Siviglia avevano accolto Steven Nzonzi in modo abbastanza scettico dopo la cessione di un giocatore come Stephane M’bia, al quale erano affezionatissimi. Nel tempo però hanno imparato ad apprezzare anche il valore del numero 15 francese.

Una notte che né lui né i suoi ex tifosi dimenticheranno mai è senza dubbio quella del ritorno degli Ottavi di finale di Champions League contro il Leicester. Al King Power Stadium Nzonzi calcia il rigore che avrebbe consentito al Siviglia di portare la gara ai supplementari, ma dal dischetto non va come tutti speravano…

 

3. Un giocatore sano

Almeno finora. Nzonzi è un classe ’88 e di infortuni non ne vuole sapere. In 10 anni di carriera si è fermato ai box per un periodo tempo di massimo 10 giorni, due volte. Oltre a questo dato vanno citate le quasi 400 presenze di Nzonzi in carriera che divise per dieci, garantiscono un rendimento stagionale di circa 40 partite. Non male per un calciatore che a dicembre festeggerà 30 anni.

4. El “pulpo” Nzonzi

In Spagna tutti lo chiamano pulpo, pulpo. Ma perché questo soprannome?

“N’Zonzi ha estado increíble. Si venía haciéndolo bien, hoy fue un pulpo, para robar y jugar…”. 

Parola di Jorge Sampaoli, che dopo un’eccellente prestazione di Nzonzi contro il Real Madrid non ha saputo resistere dall’elogiare il francese e affibbiargli questo soprannome. E probabilmente chiusure come la seguente su Cristiano Ronaldo, lo hanno aiutato…

Video preso dal bellissimo articolo di Emiliano Battazzi “Nzonzi moltiplica i pani e i pesci”

5. Nzonzi e Gonalons

Alla Roma serviva un grande acquisto in mediana e Monchi ha risposto con Steven Nzonzi. A breve, sul piede di partenza probabilmente vedremo un altro francese, Maxime Gonalons. I due non hanno mai giocato nello stesso campionato (Gonalons ha sempre militato nel Lione mentre Nzonzi ha giocato solo in Ligue 2 con l’Amiens). Una volta però, i due hanno disputato una partita come compagni di reparto: era il 12 agosto 2010, circa 8 anni fa. L’occasione: una gara di qualificazione per gli Europei U21 del 2011. Un Francia – Belgio arbitrato da Luca Banti, con Nzonzi, Gonalons e Yanga-Mbiwa da una parte e Radja Nainggolan dall’altra.

Impostazioni privacy