Chelsea, la terza volta di Lukaku sarà quella buona

Dieci presenze, divise in una stagione e qualche settimana: la storia di Romelu Lukaku al Chelsea è stata breve e infelice, ma adesso con Thomas Tuchel tutto potrebbe cambiare. Il belga è approdato a Londra nel 2011 per 12 milioni di euro, a 18 anni ma già con un campionato belga e un titolo di capocannoniere alle spalle. Un biglietto da visita niente male per un attaccante, dal fisico forte e importante che sembra proprio adatto alla Premier League.

La scintilla però non sboccia e lo spazio al Chelsea gli è concesso con il contagocce: esordisce contro il Norwich per sostituire l’infortunato Fernando Torres, poi viene spedito nelle giovanili e richiamato soltanto alla fine del campionato, quando gioca la sua prima partita da titolare in assoluto con i Blues che gli vale il premio come man of the match. Le qualità ci sono tutte, ma per Lukaku la nuova avventura non regala nessuna soddisfazione, tranne la FA Cup (unico trofeo vinto nelle sue esperienze al Chelsea) che però non porta la sua firma.

Ormai è chiaro che il belga non è destinato a restare a Londra molto a lungo: prima viene mandato in prestito al WBA, poi rientra alla casa base e infine viene ceduto all’Everton, la squadra che più di tutte ha saputo valorizzarlo e dove si è formato fino a diventare l’attaccante potente e letale che oggi conosciamo. Il resto è storia, come i rapporti complicati con il Manchester United e la definitiva rinascita vissuta con la maglia dell’Inter, il trampolino di lancio più importante per Lukaku che fintamente è tornato a recitare il ruolo di grande protagonista. Proprio lui è il principale artefice dello Scudetto nerazzurro e la ritrovata vena per il gol risveglia gli istinti del Chelsea che nel frattempo è diventato Campione d’Europa.

L’obiettivo degli inglesi è quello di mettere a disposizione di Tuchel il miglior attaccante in circolazione, così da regalargli la grande pedina che è mancata alla squadra nell’ultima stagione, visto anche lo scarso rendimento di Timo Werner. Sfumato Haaland, trattenuto dal Borussia Dortmund con richieste impossibili, la strada più facile porta proprio al ritorno di Lukaku. La terza volta sarà quella buona? Probabilmente sì: il Chelsea ha costruito una squadra forte e competitiva, nella quale l’attaccante diventerebbe l’elemento principale, circondato da tanti calciatori che possono valorizzarlo. Per di più i Blues hanno capito adesso (con qualche stagione di ritardo) il reale valore del giocatore e di sicuro non ripeteranno gli errori del passato, soprattutto dopo aver sborsato circa 115 milioni di euro. Anche il belga ritornerebbe a Londra con una testa completamente diversa, dato che gli ultimi anni gli hanno permesso di raggiungere la piena maturità, un fattore che non andrebbe mai sottovalutato.

Sono serviti otto anni e un nuovo investimento da più di 100 milioni per far capire al Chelsea che tipo di attaccante aveva tra le mani. In queste stagioni dalle parti di Stamford Bridge sono transitati migliori attaccanti d’Europa, senza mai riuscire a lasciare il segno, e forse in tutto questo tempo Lukaku sarebbe potuto diventare il grande punto di riferimento. Ma a toglierci ogni dubbio ci penserà il prossimo campionato.

Impostazioni privacy