Community Shield: quando il trofeo era condiviso

L’occasione di vendetta del Liverpool sta per arrivare: dopo il campionato scippato dal Manchester City all’ultima giornata, Klopp proverà a mettere lo sgambetto ai rivali nel Community Shield, il primo trofeo che verrà assegnato in questa nuova stagione. Non sempre però questa competizione è stata occasione di rivalsa, dato che fino al 1992 (anno precedente alla creazione della moderna Premier League) la coppa poteva essere condivisa dalle due pretendenti.

Sì, può sembrare strano ma in caso di pareggio il regolamento di quello che fino al 2002 era noto come Charity Shield non prevedeva tempi supplementari o calci di rigori come adesso. La partita finiva dunque senza vincitori né vinti e il trofeo veniva fisicamente tenuto sei mesi per ogni squadra. E pensare che questa situazione non accadeva di rado ma anzi, sono 11 i casi registrati in passato: la prima volta accadde nel 1949 e furono Portsmouth e Wolverhampton a portarsi a casa il trofeo condiviso che restava comunque valido, dato che nell’albo d’oro della competizione sono presenti entrambi i nomi delle squadre.

Non sono mancati poi episodi molto particolari e quasi paradossali, come ad esempio il Liverpool che si è trovato a dimezzare la vittoria con gli acerrimi rivali del Manchester United per ben tre volte, oppure l’Arsenal che ha dovuto cedere la metà del suo bottino al Tottenham nel 1991, ultima occasione in cui si è verificato un episodio simile.

Caso a parte invece è la prima finale in assoluto del Community Shield, tenutasi nel 1908: anche allora la partita tra Manchester United e QPR terminò con un pareggio, ma si decise di giocare un replay che assegnò la vittoria definitiva ai Red Devils. In ogni caso però dal 1993 il nuovo regolamento ha stabilito che in caso di pareggio le squadre dovranno disputare i tempi regolamentari ed eventualmente andare ai rigori per eleggere un’unica vincitrice, rendendo il trofeo condiviso soltanto un’altra pagina di storia del calcio inglese.

 

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