Cannavaro ko all’esordio in serie A: la carriera da allenatore dell’ex Pallone d’oro

Fabio Cannavaro ha esordito in serie A sulla panchina dell’Udinese. Ma qual è il percorso da allenatore dell’ex Pallone d’oro?

Tra i 23 calciatori che si sono laureati campioni del mondo nel 2006, la stragrande maggioranza ha intrapreso o ha manifestato l’intenzione di intraprendere la carriera di allenatore. Con alterne fortune, qualcuno è in rampa di lancio, qualcuno sembra aver perso il treno decisivo, altri sono ancora nella fase della gavetta. Sicuramente Fabio Cannavaro è stato uno dei primi a mettersi sulla strada della gestione tecnica, è il suo percorso è stato probabilmente il più intricato di tutti. Ieri alle 18 ha avuto la sua prima esperienza come allenatore in Serie A, un debutto breve, poiché avrà solo 18 minuti per guidare la sua squadra durante il match Udinese tra e Roma, con il gol di Cristante che è valso ai bianconeri il primo ko sotto la gestione dell’ex Pallone d’oro. Questa è solo un’altra delle particolarità che caratterizzano una carriera finora difficile da categorizzare.

Il ritiro dal calcio

Il cammino verso la panchina ha avuto inizio dopo il ritiro di Cannavaro dal calcio il 9 luglio 2011. Le sue ultime due stagioni da calciatore sono state contraddistinte da parecchie difficoltà: un ritorno poco fortunato alla Juventus e una parentesi all’Al Ahli, a Dubai. Il suo addio al calcio giocato è stato quasi in sordina, nonostante soltanto cinque anni prima avesse sollevato la Coppa del mondo sotto il cielo di Berlino e avesse conquistato il Pallone d’oro. Il motivo del ritiro è stato un problema al ginocchio, e l’Al Ahli, pur di non perdere il suo contributo, gli ha assegnato un ruolo di “ambasciatore”, sebbene sembrasse più simbolico che effettivo.

Fabio Cannavaro
Fabio Cannavaro | Ansa – footbola.it

I primi passi

Nell’ottobre del 2012, Cannavaro decide di iscriversi al corso di Coverciano. Qui, insieme ad altri ex compagni di squadra campioni del mondo, ottiene prima la licenza da direttore sportivo e successivamente quella da allenatore. Parlando di quel periodo, Cannavaro ha ammesso di non aver mai immaginato di diventare un allenatore, ma in seguito al corso a Coverciano ha iniziato a considerare seriamente questa possibilità. Tuttavia, il suo interesse per la gestione tecnica è stato risvegliato durante la sua esperienza come dirigente a Dubai, quando ha visto i successi ottenuti dall’Al Ahli con l’allenatore rumeno Cosmin Olăroiu. Così, dopo aver parlato con Olăroiu, decide di accettare la sfida e intraprende la seconda fase della sua carriera nel calcio proprio a Dubai.

L’esperienza con ‘Al Ahli

Tuttavia, la sua esperienza a Dubai è stata breve. Nonostante la vittoria del campionato con l’Al Ahli, Cannavaro si dimette presto dal suo ruolo. In un’intervista al Mattino spiega che, nonostante sia stata un’esperienza straordinaria, sentiva che fosse arrivato il momento di chiuderla. Dichiarò inoltre di essere in attesa di una nuova opportunità come allenatore, con proposte poco convincenti dall’Italia e altre più interessanti provenienti da club americani, spagnoli e inglesi. Nel frattempo, si dedicò a viaggi e aggiornamenti sul mondo del calcio, prendendo parte agli allenamenti di club prestigiosi come il Manchester City e l’Arsenal in Inghilterra.

L’arrivo in Cina

Nel 2014 Cannavaro riceve una chiamata dalla Cina dal suo mentore Marcello Lippi. Lippi, che all’epoca era il CT della Nazionale cinese, lo invita a prendere le redini del Guangzhou Evergrande. che in quel momento l’allenatore viareggino, dopo aver vinto tre campionati consecutivi, dirigeva nel ruolo di direttore tecnico. In Cina, Cannavaro trova un ambiente calcistico in crescita, sostenuto da investitori ricchi, e un club che rifletteva i metodi di lavoro italiani introdotti da Lippi. Il movimento del Dragone in quegli anni sembra in rapida ascesa, diversi calciatori europei decidono di abbracciare il progetto, affascinati (anche) dalle montagne di soldi che vengono spesi. Una Saudi League ante litteram, che tuttavia si sgonfia nel giro di poche stagioni senza lasciare un gran ricordo.

Nonostante una sconfitta nella finale di Supercoppa, il suo approccio al gioco basato sul possesso palla e sul controllo del gioco inizia a dare i suoi frutti. Tuttavia, a giugno, mentre il club è in testa alla classifica e ai quarti di finale della Champions League asiatica, viene esonerato per fare spazio a Luiz Felipe Scolari. Questa decisione sembra essere più politica che basata sulle prestazioni, poiché è stata influenzata dalla decisione di Lippi di lasciare il club. Cannavaro accetta con filosofia questa nuova sfida e continua il suo percorso, ma il Guangzhou tornerà nella sua storia, così come la Cina.

L’esperienza sfortunata all’Al-Nassr

La sua prossima tappa lo porta in Arabia Saudita, dove assume il ruolo di allenatore dell’Al-Nassr, oggi una delle potenze della Saudi League dove milita tra gli altri anche Cristiano Ronaldo, sostituendo una leggenda come René Higuita. Anche qui, Cannavaro si trova di fronte a sfide finanziarie e organizzative, con il club in difficoltà economica e i giocatori che lamentano problemi di pagamento. Dopo una breve parentesi, Cannavaro lascia il club in modo consensuale a causa delle difficoltà finanziarie che stavano affrontando.

Ritorno al Guangzhou e la panchina della Cna

Come detto, il richiamo della Cina è troppo forte, e il 9 giugno del 2016 si lega ai colori del Tianjin Quanjian, che all’epoca milita in seconda divisione. Con il club raggiunge la prima storica promozione nella massima serie, e dopo un ottimo terzo posto nella successiva stagione si dimette il 6 novembre 2017 con una rescissione consensuale. E allora che ritornta al Guangzhou, sostituendo proprio Felipe Scolari che aveva preso il suo posto due anni prima. Qui resterà quattro anni, vincendo una Supercoppa e un campionato cinese, prima dell’addio nel settembre 2021, anche in virtù dei problemi economici della proprietà, risolvendo consensualmente il suo contratto. Durante la sua seconda esperienza al Guangzhou, nel 2019, Cannavaro succede a Lippi sulla panchina della Cina, ma il suo mandato dura solo due partite (due sconfitte), anche in questo caso con le dimissioni.

Il ritorno in Italia

Nonostante le esperienze complesse in Cina e in Arabia Saudita, Cannavaro continua a nutrire l’ambizione di allenare in Europa. Riceve proposte da club italiani e stranieri, ma è attirato dall’opportunità di tornare nel calcio italiano. Nel settembre del 2022, viene scelto dal Benevento per sostituire Fabio Caserta, esonerato dopo sei giornate. Dopo due pareggi e due sconfitte nelle prime quattro gare presenta le dimissioni, respinte dal club, ma il 4 febbraio con la squadra al penultimo posto con 23 viene esonerato insieme al direttore sportivo Pasquale Foggia. Ora l’Udinese, in una situazione difficilissima di classifica, dove i bianconeri rischiano la retrocessione dopo quasi trent’anni di partecipazioni al massimo campionato.

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