Liverpool, tre punti per vedere la Premier: Chelsea battuto 2-0

La trentaquattresima giornata di Premier metteva di fronte Liverpool e Chelsea in una sfida decisiva per le sorti del campionato; i Reds dovevano obbligatoriamente vincere per rispondere al Manchester City (tre a uno sul campo del Crystal Palace) e tornare al primo posto della classifica. Match fondamentale anche per i Blues chiamati ad ottenere i tre punti per dare un senso ad una stagione, fino a questo momento, non proprio brillante. Al termine di una partita bloccata nella prima frazione e molto aperta nei secondi quarantacinque minuti, sono i ragazzi di Klopp a festeggiare i tre punti. Un successo fondamentale perché avvicina il Liverpool alla Premier.

Mané-Salah e il sogno del Liverpool continua

L’ultimo grande ostacolo verso la Premier ha un nome che evoca brutti ricordi: il Chelsea. Dobbiamo tornare al 2014 quando i Blues, complice uno scivolone di Gerrard, tolsero il titolo al Liverpool tra le lacrime di un capitano caduto sul più bello. Il successo maturato ad Anfield vale doppio perché allontana le paura di un passato che ha smesso di tormentare i ricordi di una tifoseria intera; per completare il cerchio, però, mancano ancora quattro partite sperando che il City sbagli all’interno di in un calendario per nulla semplice (i ragazzi di Guardiola devono ancora affrontare Tottenham e Manchester United). A scrivere una pagina importante di storia Reds ci stanno pensando Mané e Salah, ancora una volta decisivi; i due, nel giro di centoventi secondi, hanno bussato alla porta di Kepa e chiuso la pratica Chelsea. La vittoria più importante di tutta la stagione perché contro un avversario che, in passato, aveva fatto molto male al Liverpool.

Hazard non basta, Higuain non incide

I due volti dei Blues nel pomeriggio di Anfield sono Hazard ed Higuain; il primo ha provato, con tutta la sua personalità, a scuotere i suoi nel momento più difficile ma solo il palo ha impedito al numero dieci di dare un senso diverso alla gara. Completamente diverso il discorso da fare per il Pipita, entrato a partita in corso ma mai nel vivo del gioco. Una stagione tormentata per l’attaccante argentino; una stagione che può essere salvata solo con il trionfo in Europa League.

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