Da Barça e Inter all’assenza di Kane: il difficile cammino Champions del Tottenham

Era dalla stagione 1961-62 che il Tottenham non riusciva ad accedere alle semifinali di Champions League: gli uomini di Pochettino sono riusciti a tagliare questo traguardo dopo un percorso ricco di insidie e fatiche. La vittoria contro il Manchester City ha dato fiducia agli Spurs che ora devono puntare alla finalissima di Madrid, continuando a tenere d’occhio anche la Premier.

Terzo posto a 67 punti e parecchio ottimismo: nel borgo londinese di Harengey si respira aria di Europa. Tanta forza di volontà e spirito di squadra, queste sono le qualità che stanno portando il Tottenham a un passo dalla finale di Champions League, ma Pochettino ha dovuto superare un percorso che fino ad ora è stato ricco di ostacoli.

Un girone non proprio semplicissimo con PSV, Inter e Barcellona pronte a mettere i bastoni tra le ruote ad Eriksen&Co. Secondo posto conquistato grazie alla differenza reti rispetto all’Inter di Luciano Spalletti che aveva subito fatto sudare gli Spurs, alla prima giornata, con un 2-1 negli ultimi minuti di recupero che aveva dato il via alla bolgia di San Siro.
La sconfitta a Wembley con il Barcellona al secondo turno non aveva di certo messo il buon umore a un Tottenham che riuscì ad ottenere ugualmente 2 vittorie e 2 pareggi nelle 4 giornate successive, riuscendo così ad accedere agli ottavi di finale contro il Dortmund.

Con i tedeschi due partite due vittorie grazie ad Harry Kane e ad Heung Min Son, ma la parte più difficile per Pochettino sarebbe arrivata ai quarti di finale, contro il Manchester City di Guardiola. Dopo il risultato favorevole dell’andata, gli Spurs hanno dovuto far fronte alle assenze di Kane ed Alli, due delle stelle della squadra, ma il Tottenham durante la stagione aveva già fatto i conti con questi infortuni di un certo calibro, cavandosela egregiamente. Nel mese di gennaio in premier League nelle 4 gare senza Kane gli Spurs sono riusciti ad ottenere ugualmente 4 vittorie, dando sinonimo di forza di volontà e affiatamento anche nel proprio campionato. Dati affrontati già in precedenza e che fanno riflettere sulle vere qualità che Pochettino, oltre al suo gioco, ha conferito alla propria squadra.

Nella frenetica gara di ritorno contro i citizens il Tottenham ha dato ogni singola forza che aveva sul campo per portare a casa questa semifinale che, come già detto, mancava da quasi 60 anni. Pochettino ha dovuto gestire una gara particolarmente sentita da entrambe le parti: in 11 minuti sono stati segnati ben 4 goal, un fatto mai accaduto in un singolo match di Champions League. Senza Alli e Kane la vittoria è arrivata ugualmente con una splendida prestazione di Son – sempre più stella degli Spurs – e con un grande goal di Fernando Llorente, giocatore che non metteva a segno una rete dalla gara con il Watford di fine gennaio. Nonostante le assenze pesanti dunque la squadra è riuscita a reagire bene e a superare il turno.

Ora per il Tottenham ci sarà l’Ajax, squadra ricco di talenti capace di esprimere un calcio propositivo e che ha già causato l’eliminazione di due grandi squadre come Real e Juventus. Per gli Spurs sarà sicuramente dura, ma il Tottenham in questa stagione ci ha stupito giornata dopo giornata e chissà se il sogno della finale potrà divenire realtà.

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