Il River Plate in Copa Libertadores non si ferma più: se il pareggio di campionato contro il Sarmiento ha ridimensionato le ambizioni di rincorsa alla vetta occupata dal Boca Juniors, il cammino internazionale continua senza intoppi nonostante impegni poco abbordabili in calendario.
Quella contro l’Emelec era probabilmente la trasferta più difficile del girone vista l’esperienza degli Electricos in ambito internazionale maggiore rispetto a quella dell’Independiente Medellin che sul piano tecnico hanno forse qualcosa in più.
Ma a questo River importa poco perché i 3 punti sono arrivati sia in Colombi che in Ecuador e dopo il girone d’andata di questo turno il percorso rimane netto e le trasferte più difficili già archiviate. Frutto di un lavoro meticoloso di Gallardo che ha costruito una squadra mentalmente pronta ad affrontare un torneo così lungo e pieno di insidie.
La qualificazione è vicina ma per l’aritmetica bisognerà aspettare almeno la prossima giornata visto che a livello di statistiche è quasi impossibile centrare la qualificazione dopo soli tre turni.
La grandezza dei Millionarios sta nel saper controllare le partite anche quando si vengono a creare situazioni inaspettate come l’immediato svantaggio di questa notte: nell’arco dei 90′ la squadra di Gallardo riesce a trovare sempre modo e sistema di rimettersi in carreggiata ed ecco come a distanze uguali arrivano i gol di Moreira per il pareggio e quello di Alario per il sorpasso.
Non sorprende l’ennesimo gol del Pipa, letteralmente dominante in questi ultimi mesi. Con un centravanti così nulla sembra impossibile, neanche tornare a vincere una Copa Libertadores che a Nuñez è mancata per 20 anni ma che potrebbe tornare già due stagioni dopo la terza storica.
Con una squadra così il popolo della Banda è legittimato a sognare: la qualificazione è in tasca, la squadra ha la stoffa per arrivare fino in fondo e con la conduzione di un leader spirituale come il Muñeco Gallardo gli orizzonti sono sempre più ambiziosi.
