2010-2019: i grandi addii al calcio del decennio

Il decennio si sta concludendo e con sé si porta gli addii di grandissimi campioni che hanno scritto la storia di questo sport. Davvero tanti i grandi calciatori che si sono ritirati negli ultimi dieci anni, che andiamo a scoprire Paese per Paese.

Gli addii al calcio degli anni ’10

Italia

Partendo dal calcio di casa nostra, sono stati tanti e significativi gli addii. La fine del regno di Pirlo, il saluto di Totti alla Roma e di Del Piero alla Juventus (con carriera poi terminata in Australia), oltre al ritiro di una delle coppie di centrali più iconiche della storia, quella formata da Nesta e Cannavaro. Tra i grandi centrali ha salutato quest’anno il calcio giocato anche Andrea Barzagli

Spagna

L’epoca d’oro del calcio spagnolo ha visto ritirarsi alcune delle leggende del Paese. Puyol e Xavi sono sicuramente i più forti ad aver abbandonato il calcio giocato, ma meritano una menzione anche gli addii del goleador all time della nazionale David Villa, dell’uomo delle finali Fernando Torres e di Raúl González Blanco, oggi allenatore del Real Madrid Castilla.

Inghilterra

Uno degli addii più sentiti del decennio è stato quello di Steven Gerrard, che ha lasciato il Liverpool in una storia che sembrava eterna. Scholes e Beckham sono invece i ritiri inglesi più importanti con legame Manchester United, mentre il Chelsea ha visto salutare due leggende come Lampard e Terry.

Galles

Non inglese ma legato all’Inghilterra è Ryan Giggs. Il fenomenale gallese del anchester United è stato un’icona della Premier, che ha sofferto moltissimo il suo saluto al calcio giocato.

Germania

La perdita più importante per il calcio tedesco è stata quella del capocannoniere della storia dei Mondiali, Miro Klose, ma anche Phillip Lahm rappresenta un’eccellenza del Fußball. Da segnalare anche gli addii di Ballack e Schweinsteiger.

Francia

I nomi illustri del calcio francese che si sono ritirati in questo decennio sono sicuramente quelli di Henry e Vieira. Due leggende che hanno fatto parte della più gloriosa era della storia del calcio francese, quella delle tre finali in 8 anni.

Portogallo

Il calcio portoghese non ha vissuto ritiri drammatici in questo decennio: Rui Costa e Figo hanno lasciato prima del 2010, mentre Cristiano Ronaldo è ancora in attività. L’unico ritiro degno di nota è quello di Deco, che però è di fatto solo naturalizzato lusitano e privo di parenti portoghesi in tre generazioni.

Olanda

In Olanda si è chiusa un’era nel 2019 con gli addii di Robben e Sneijder, i due trascinatori dello strepitoso Mondiale del 2010. A inizio decennio avevano lasciato altri due big come Davis e Ruud Van Nistelrooy.

Repubblica Ceca

Se lo scorso decennio i cechi avevano dovuto fare i conti col ritiro di Nedved, stavolta è toccato a Petr Cech, una delle leggende dello sport di questo Paese che ha lasciato il calcio giocato proprio quest’anno.

Brasile

Davvero tanti e tutti forti i brasiliani che hanno lasciato in questo decennio. L’attacco del 2006 si è ritirato tutto negli anni 10: da Kakà a Ronaldinho, da Ronaldo ad Adriano. A smettere però anche uno dei portieri più forti di quest’era, Julio Cesar.

Argentina

Il calcio argentino ha perso tantissimi simboli: Riquelme quello a cui la gente era probabilmente più affezionata, ma anche Verón, Crespo, Samuel e Milito sono nomi pesantissimi che ha perso il calcio giocato albiceleste. Da segnalare ovviamente anche un altro grande personaggio legato all’Inter come Javier Zanetti.

Uruguay

Della grandiosa nazionale che arrivò in semifinale al Mondiale e vinse la Copa América si sono ritirati i due pilastri: Diego Forlán (miglior giocatore di Sudafrica 2010) e Diego Lugano, il grande capitano della Celeste. Spessore enorme nella storia dell’Uruguay.

Costa d’Avorio

Veniamo dunque alle enormi perdite del calcio africano, che in Costa d’Avorio ha perso due dei giocatori più forti della propria storia. Drogba e Yaya Touré rappresentano l’eccellenza del calcio del Continente Nero e hanno scritto pagine memorabili di questo decennio calcistico.

Camerun

Ma impossibile non citare Samuel Eto’o che proprio con Drogba si gioca il titolo di miglior africano di sempre. Palmarès straordinario il suo, da aggiungere a un talento visto davvero in pochi calciatori.

 

 

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