Addio a Elio Corno, ma che danni ha creato nel giornalismo sportivo in TV

Elio Corno

Elio Corno, in un'immagine tratta dal suo profilo Facebook

Redazione

Marzo 10, 2025

La scomparsa di Elio Corno, avvenuta il 9 marzo 2025, segna un momento di profonda tristezza per il giornalismo sportivo italiano, lui che รจ stato anche responsabile della redazione sportiva de Il Giornale e che ha poi vissuto la celebritร  attraverso la sua presenza da opinionista nelle tv locali, da “Il processo di Biscardi” a “Qui Studio a Voi Stadio”, prima di sposare il gruppo 7Gold. E’, tuttavia, anche stato un personaggio controverso, non soltanto per la sua fede interista che, naturalmente, lo ha reso poco simpatico a chi quella fede non l’ha mai sposata: al di lร  dell’aspetto sportivo, infatti, Elio corno ha rappresentato un’epoca in cui il giornalismo fazioso ha preso il sopravvento sulla sobria cronaca, lasciando un’impronta indelebile sul panorama mediatico. รˆ oggi quindi fondamentale riflettere su ciรฒ che il suo lascito significa per il futuro del nostro sport e soprattutto del giornalismo.

Il lascito di Elio Corno

Corno era un giornalista che si muoveva un po’ come un pugile sul ring: provocatorio, a volte sopra le righe, un profilo che di certo non le mandava a dire. La sua carriera รจ decollata nelle televisioni locali, dove il suo stile unico si contrapponeva a quello piรน sobrio e analitico dei colleghi. I suoi battibecchi con nomi noti come Tiziano Crudeli e Franco Melli sono diventati leggenda, alimentando un circo mediatico che ha fatto dell’ “opinionismo di parte” la sua bandiera. Ma a quale prezzo?

  1. Attenzione mediatica: Corno ha saputo attirare l’attenzione, portando il calcio nelle case degli italiani.
  2. Metamorfosi della cronaca sportiva: La sua influenza ha portato a una generazione di giornalisti che ha abbandonato il rigore per la “commedia”.
  3. Inflazione di opinioni faziose: Oggi, i telespettatori cercano solo voci di parte oltre alle scaramucce da bar, mentre la qualitร  dellโ€™informazione sportiva รจ crollata.

La responsabilitร  delle reti televisive

Non possiamo ignorare la responsabilitร  degli editori e delle reti televisive nel promuovere questo modello. La ricerca del consenso facile e la voglia di accumulare visualizzazioni hanno portato a un’informazione deviata, dove la veritร  รจ diventata un optional. Questo ha creato un circolo vizioso che ha distorto il panorama del giornalismo sportivo.

  1. Premiato il conflitto: Le polemiche tra Corno e i suoi colleghi hanno creato un modello che premia il litigio piuttosto che la competenza.
  2. Dibattito sano trasformato in arena: Ciรฒ che avremmo dovuto considerare come un dibattito sano si รจ trasformato in un’arena di insulti e provocazioni.

Un’opportunitร  di riflessione

La morte di Elio Corno non รจ solo una perdita, ma un’opportunitร  per riflettere sul futuro del giornalismo sportivo. Le tv locali sono ormai stracolme di personaggi dal pedegree giornalistico pressochรจ nullo che si ergono a giudici di questa e di quella squadra, di questo e quel dirigente. Non solo il locale, perรฒ: le diatribe tra Riccardo Trevisani e Sandro Sabatini, ad esempio, dimostrano come questo “format” abbia ormai raggiunto anche le emittenti nazionali. Di piรน: anche altri ambiti hanno “capito il giochino”, con le tribune che da politiche sono oramai diventate da stadio.

Possiamo continuare su questa strada o possiamo chiedere di piรน. รˆ giunto il momento di riscoprire il valore della cronaca sportiva seria e competente, un invito a tornare all’integritร .

La scelta รจ nostra. Riscoprire la sobrietร  e la professionalitร  del giornalismo sportivo รจ una sfida che tutti noi, come spettatori e lettori, dobbiamo affrontare.

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