Il trasferimento di Roberto Baggio dalla Fiorentina alla Juventus rappresenta uno dei momenti più significativi e controversi della storia del calcio italiano. Un passaggio epocale che segnò l’inizio di una nuova fase nella carriera del “Divin Codino”, ma anche un profondo scossone per il tifo e il mercato calcistico del tempo.
Baggio, un codino d’oro: 25 miliardi di lire
Il trasferimento di Baggio alla Juventus fu ufficializzato per una cifra record di 25 miliardi di lire, all’epoca il più alto investimento mai effettuato per un calciatore in Italia. Un affare che portò la società bianconera a battere la concorrenza di diversi club italiani ed europei. Dietro quella decisione, però, si celavano complesse dinamiche societarie. La Fiorentina, nonostante la forte opposizione dei tifosi, fu costretta a cedere Baggio per motivi economici. L’accordo fu raggiunto poco prima dell’inizio dei Mondiali di Italia ’90, creando un clima rovente attorno al giocatore e alla società viola anche perché Fiorentina e Juventus poche settimane prima si erano giocate (vinta dai bianconeri) una contestatissima finale di Coppa UEFA: nei 180’ Roberto Baggio, incapace, per una delle rarissime volte, di incidere, finisce al centro di una polemica che avrebbe volentieri evitato.
La reazione dei tifosi della Fiorentina
La notizia del passaggio di Roberto Baggio alla Juventus scatenò una vera e propria rivolta a Firenze. I tifosi della Viola, legati visceralmente al loro numero 10, scesero in piazza in segno di protesta. Gli scontri tra sostenitori e forze dell’ordine portarono a decine di feriti e danni ingenti nella città. La contestazione non era solo sportiva, ma profondamente emotiva: Baggio era visto come un simbolo della Fiorentina, un talento cristallino cresciuto calcisticamente sotto l’egida della squadra toscana. Lasciarlo andare, agli occhi dei tifosi, oltre a un disimpegno sportivo è un vero e proprio tradimento. Lo stesso Roberto Baggio vive malissimo il trasferimento. L’immagine del giocatore che rifiuta di indossare la sciarpa della Juventus durante la conferenza stampa di presentazione rimane una delle più iconiche del calcio italiano.
Il ritorno a Firenze: il grande “no” dal dischetto
Ancora più memorabile quanto accade in occasione di Fiorentina – Juventus al Franchi. Rigore per i bianconeri. Roberto Baggio, lo specialista, non se la sente di calciare. Sul dischetto De Agostini sbaglia, vince la Viola. Al momento di lasciare il campo Baggio raccoglie una sciarpa della Fiorentina. Un gesto che rese quanto mai complicato il rapporto con i nuovi tifosi, sbocciato ugualmente: Il fantasista veneto raccoglie l’eredità leggendaria di Michel Platini e nelle cinque stagioni disputate con la Vecchia Signora, Baggio mise a segno 115 gol in 200 presenze, conquistando anche il Pallone d’Oro nel 1993, prima di lasciare il posto a un giovanissimo Alessandro Del Piero, ma questa è un’altra storia…
