Il 29 agosto 1999 non è una data qualsiasi per i tifosi dell’Inter. Quel giorno, allo stadio Giuseppe Meazza di San Siro, Bobo Vieri fece il suo esordio ufficiale in maglia nerazzurra nella partita di Serie A contro l’Hellas Verona.
Vieri, un trasferimento da record: 90 miliardi
Dopo un’estate di attesa e trattative milionarie, culminate in un trasferimento record da 90 miliardi di lire dalla Lazio, Vieri era finalmente pronto a indossare la maglia dell’Inter. E, come da copione, lasciò subito il segno: la partita contro l’Hellas Verona si concluse con una netta vittoria dell’Inter per 3-0. Vieri aprì le marcature dopo appena 9 minuti, con un sinistro preciso e potente. Era l’inizio di un’avventura intensa, fatta di reti memorabili e momenti controversi. Del resto, anche l’esordio e la prima tripletta in nerazzurro si lega a un episodio al limite dell’incredibile: quella partita, Vieri ha rischiato di non giocarla: a pochi minuti dall’inizio della partita l’attaccante si era rifiutato di scendere in campo.
La lite per i biglietti
Il retroscena cela una lite per i biglietti. Essendo l’esordio, Bobo Vieri aveva invitato famiglia e divrsi amici. Come raccontato nel suo libro “Una vita da bomber”, l’allora addetto stampa dell’Inter gli comunicò che i biglietti richiesti per amici e familiari sarebbero stati scalati dallo stipendio. Una notizia che fece infuriare il centravanti. La questione prese una piega surreale. Vieri, convinto che si trattasse di uno scherzo, chiese chiarimenti ai dirigenti. Quando si rese conto che la politica del club era realmente quella, andò su tutte le furie: “Se mi togliete i soldi per i biglietti, io non gioco.” Un ultimatum pesante, a pochi minuti dal fischio d’inizio. Alla fine, i tagliandi d’ingresso vennero concessi senza detrazioni.
Il primo di tanti scontri
Quello scontro fu il primo di un rapporto assai complicato con la dirigenza. Memorabile il telefono lanciato via quando gli è stato comunicato l’acquisto di Gamarra, dopo che lo stesso Vieri aveva convinto Nesta a vestire il nerazzurro, così come la questione legata alle intercettazioni e alle investigazioni per monitorare la vita dell’attaccante, assai discussa in quegli anni, fuori dal campo. La storia d’amore contrastata fra i nerazzurri e l’attaccante finisce come era cominciata. Vieri va via dall’Inter sbattendo la porta, dopo 190 presenze e 123 gol che hanno lasciato in eredità appena una vittoria in Coppa Italia nel 2005. Poco, in relazione al talento e all’investimento per una delle figure più affascinanti e controverse della storia recente dell’Inter.
