Leo Messi, nuovamente associato al Como. Quanto basta per far riaffiorare un aneddoto affascinante, spesso ripetuto nei bar sportivi e sui social, legato alla storia di un giovane Lionel Messi respinto dal Como.
Messi scartato dal Como: verità o leggenda metropolitana?
Nel vasto universo delle leggende metropolitane legate al calcio, poche sono affascinanti quanto quella secondo cui Lionel Messi sarebbe stato scartato dal Como da ragazzo. Una narrazione che ha trovato terreno fertile tra nostalgici, appassionati e tifosi in cerca di “sliding doors” del pallone. Secondo la versione più diffusa, agli inizi degli anni 2000, Lionel Messi, ancora giovanissimo talento del settore giovanile del Newell’s Old Boys, sarebbe volato in Italia per un provino con il Calcio Como, all’epoca militante in Serie B. Si dice che il ragazzo fosse accompagnato dal padre Jorge e che, a causa della sua statura minuta e della burocrazia per il tesseramento, la dirigenza lariana avrebbe deciso di non puntare sul piccolo argentino, lasciandolo tornare in patria.
Una storia mistificata in realtà
Il racconto si è trasformato negli anni in una storia quasi mitica, portata avanti da blog sportivi e meme, al punto da sembrare reale. In particolare, è tornata ciclicamente alla ribalta ogni volta che Messi ha vinto un trofeo importante, facendo riflettere su ciò che si è perso il calcio italiano. La verità, tuttavia, appare ben diversa. Nessuna prova concreta, né testimonianza diretta, conferma che Messi abbia mai svolto un provino con il Como. Ex dirigenti del club, allenatori e osservatori dell’epoca hanno sempre smentito ogni contatto ufficiale con la famiglia Messi. Inoltre, la permanenza del giovane Leo in Spagna, dove arrivò grazie al provino con il Barcellona nel 2000, non lascia spazio a una parentesi comasca documentata.
La testimonianza della famiglia
Anche la Fondazione Leo Messi e la stessa famiglia hanno più volte negato che ci sia stato un viaggio in Italia per un provino, alimentando l’idea che la storia sia frutto più dell’immaginazione collettiva che della realtà. Ma perché nasce una leggenda simile? L’idea che un campione assoluto come Messi sia stato scartato da una “piccola” del calcio italiano crea un contrasto affascinante e facilmente spendibile in chiave narrativa. È il classico caso di “occasione persa”, un tema caro allo storytelling sportivo. L’unico vero approccio, sinora, è stato quello dell’Inter che però ha solo tentato l’abbocco rinunciando per motivi economici o burocratici. Chi sa, però, se questa volta la società lariana riesca a rendere una leggenda metropolitana in realtà?
