Storie di Champions: Milan – Liverpool, beffa e rivincita

Milan Liverpool

Milan - Liverpool Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Luglio 26, 2025

Non è mai una amichevole, né può esserlo. La sfida tra Milan e Liverpool è una partita che trasuda storie di Champions League e racconta due delle pagine più emozionanti e leggendarie nella storia della competizione. Due finali, due incontri memorabili scolpiti nella memoria di ogni appassionato di calcio.

Milan – Liverpool, Istanbul 2005: una finale da leggenda

La finale di Champions League del 2005 si gioca a Istanbul. È il 25 maggio, una data scolpita nella storia del calcio moderno. Milan e Liverpool si affrontano in una sfida che passa alla storia come il “miracolo di Istanbul”. I rossoneri di Ancelotti sono favoritissimi e la sfida che vale la Champions sembra rispettare ampiamente i pronostici. Le due squadre vanno all’intervallo sul 3-0 grazie alle reti di Paolo Maldini e la doppietta di Crespo. Nel secondo tempo accade qualcosa di incredibile: in soli tre minuti, prima Gerrard, poi Smicer e infine Xabi Alonso riprendono la partita in mano. Al fischio finale il punteggio è sul 3-3. Si va ai rigori come nel 2003, ma Serginho, Pirlo e Shevchenko si fanno ipnotizzare da Dudek. Liverpool Campione d’Europa per la quinta volta nella storia,

La Finale di Atene 2007: la rivincita del Milan

Due anni dopo, Milan e Liverpool si ritrovano nuovamente di fronte per la finale del 2007. Si gioca ad Atene, città che ha già portato in dote una Champions League ai rossoneri, nel 1994. I rossoneri scendono in campo determinatissimi a prendersi la rivincita. Decisivo, Filippo Inzaghi, autore di una doppietta che spiana la strada ai rossoneri. Nel finale, arriva il gol del 2-1 messo a segno da Kuyt, ma la rete dell’olandese non agita vecchi fantasmi. Il Milan, questa volta, resta presente a sé stesso, e porta a casa la settima vittoria nella competizione. È il canto del cigno di una squadra e di una epoca straordinaria. La vittoria di Atene chiude, di fatto, il ciclo straordinario e probabilmente irripetibile del Milan di Silvio Berlusconi.

Le notti insonni di Gattuso e il paradosso di Maldini

La rivincita si consuma, ma non cancella una ferita ancora aperta in chi era in campo a Istanbul e ha poi vinto ad Atene. Chi ha giocato un quel Milan, ritiene di avere comunque una Champions in meno. Gattuso, dopo quella finale, ha addirittura pensato di lasciare il Milan. Shevchenko ha confessato di non aver dormito per settimane. Paolo Maldini vive un personalissimo paradosso: il suo cognome è sempre stato presente in tutte le finali che ha giocato il Milan (altre due le ha giocate e vinte il padre Cesare), ha giocato otto finali di Champions League, ha sollevato al cielo da capitano due coppe dalle grandi orecchie, ne ha vinte cinque in due secoli diversi, ma la finale più ricordata è e resta quella del 2005.

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