Calcio, molto più che un gioco. Un asset per l’economia italiana. Compreso quello praticato dall’Italia Femminile. I numeri del report della FIGC evidenziano come inseguire un pallone sia ancora lo sport più amato d’Italia: considerando la dimensione sportiva, i tesserati per la FIGC nel 2023-2024 ammontano a quasi 1,5 milioni. Per capirsi, la Federcalcio incide da sola per circa il 30% dei tesserati attivi nelle 50 Federazioni Sportive Italiane e rappresenterebbe il secondo Comune italiano per popolazione.
La vertiginosa crescita del calcio femminile
Il calcio, in tutte le sue varianti viene praticato dal 20,3% degli sportivi e quasi un bambino su 2 tra i 5 e i 10 anni. In questo contesto si inserisce la vertiginosa crescita del calcio femminile: le tesserate tra i 10 e i 15 anni sono triplicate. La FIGC, prima Federazione Sportiva Italiana ad aver introdotto il professionismo femminile, nel 2023-2024 ha investito per lo sviluppo del movimento oltre 9 milioni di euro, e il settore sta acquisendo sempre più notorietà nel nostro Paese e la crescita del livello di interesse generato sotto la spinta dell’Europeo aiuterà la crescita. Anche prima di Euro 2025 il trend era positivo: il Calcio Femminile produce un valore complessivo di 3,2 miliardi in termini di impatto sul PIL Italiano, supportando la creazione di circa 11.800 posti di lavoro.
Il calcio, fra le prime aziende in Italia
I top club di calcio rappresentano le prime aziende in Italia per seguito sui social media, con circa 300 milioni di fan e follower, 3 miliardi di interazioni e 3,3 miliardi di visualizzazioni su YouTube, mentre la raccolta delle scommesse sul calcio ha ormai superato i 16,1 miliardi di euro, garantendo un gettito erariale che ha toccato i 401,6 milioni. I ricavi diretti totali ammontano a quasi 7 miliardi di euro, e la contribuzione fiscale e previdenziale del solo settore professionistico negli ultimi 17 anni ha sfiorato a livello aggregato i 20 miliardi di euro; per ogni euro ‘investito’ dal Governo italiano nel calcio il Sistema Paese ha ottenuto un ritorno in termini fiscali e previdenziali pari a € 20,5, rappresentando in questo senso un formidabile moltiplicatore di investimenti.
L’incidenza sul PIL italiano: Il calcio è una industria
Numeri che testimoniano, oltre a un trend in crescita, la dimensione di uno sport che è impossibile considerare solo come tale. Il calcio, dati alla mano, è una vera e propria industria legata all’intrattenimento, come e più del cinema. Se si prende in considerazione, oltre al valore diretto, anche l’impatto indiretto e l’indotto prodotto dal calcio sull’intera catena di attivazione di valore e sui settori industriali coinvolti, l’incidenza di questo sport sul PIL italiano è stimabile in 12,4 miliardi (dato in crescita di oltre un miliardo di euro rispetto al 2022-2023). Cifre che si traducono in 141.000 posti di lavoro attivati. In sintesi, il calcio genera € 1,2 ogni € 200 di PIL e sostiene 6 lavoratori ogni 1.000 occupati.
