Milan, Vlahovic non si sblocca e Tare cambia obiettivo: clamoroso ritorno in Serie A?

Il Milan cerca l'alternativa a Vlahovic

Il Milan cerca l'alternativa a Vlahovic | ANSA/SIMONE VENEZIA - Footbola.it

Federico Liberi

Agosto 7, 2025

L’affare Vlahovic è in stallo ormai da troppo tempo e la dirigenza del Milan guarda a un altro obiettivo: ecco di chi si tratta

Non c’è due senza tre? Dopo l’ufficializzazione dell’arrivo del centrocampista Jashari dal Bruges e in attesa di chiudere l’operazione Athekame con lo Young Boys, il Milan si concentra sul mercato degli attaccanti. L’obiettivo è chiaro: consegnare a Massimiliano Allegri il centravanti ideale per completare il puzzle rossonero.

Vlahovic al Milan: tra sogno e realtà

Il primo nome sulla lista del direttore sportivo Igli Tare resta Dusan Vlahovic. Il serbo, in scadenza nel 2026 rappresenta più di un sogno per l’attacco rossonero. Il Milan monitora con attenzione gli sviluppi in casa Juventus: l’eventuale ritorno di Kolo Muani dal PSG potrebbe aprire uno spiraglio per trattare Vlahovic, ma le condizioni restano complesse.

Secondo La Gazzetta dello Sport, anche offrendo al serbo un contratto da 6-7 milioni a stagione, senza la vetrina della Champions, il Milan rischierebbe di rompere l’equilibrio interno del monte ingaggi. Un rischio che peserebbe nei rinnovi già in discussione con Maignan (2026), Loftus-Cheek, Tomori, Saelemaekers e Pulisic (2027, con opzione per il 2028).

Non solo: resta da sciogliere il nodo cartellino. La Juve ha ancora a bilancio il centravanti per 19,5 milioni e non intende accettare minusvalenze. Attualmente la richiesta è di 30 milioni, ma con Kolo Muani in rosa la cifra potrebbe calare. Alla Continassa si spera in un acquirente immediato o in uno scambio con conguaglio. Thiaw è un nome gradito ai bianconeri, ma la sua valutazione è salita oltre i 30 milioni. Saelemaekers piace a Tudor, ma Allegri lo ha voluto trattenere. Adli, Bennacer e Chukwueze non convincono. Eppure, nonostante le difficoltà, Allegri e Vlahovic restano in contatto: i rapporti costruiti a Torino potrebbero rivelarsi utili.

Occhi su Hojlund: il ritorno in Serie A è possibile

Nel frattempo, prende quota una pista alternativa e forse più concreta: quella che porta a Rasmus Hojlund. Il danese, esploso nell’Atalanta, non ha convinto nella sua prima stagione al Manchester United: appena 10 reti in 52 presenze (solo 4 in Premier League), troppo poco per giustificare i 75 milioni più 10 di bonus spesi un anno fa.

Con l’imminente arrivo di Sesko dal Lipsia e dopo gli innesti di Cunha e Mbeumo, Hojlund è considerato un esubero a Old Trafford. La richiesta parte da 30 milioni di sterline (circa 34,5 milioni di euro), ma il prezzo – e la formula – sono ritenuti trattabili. Il Milan valuta una soluzione simile a quella che ha portato Rashford al Barcellona: prestito con opzione d’acquisto. Ma lo United, almeno per ora, fa muro: Hojlund guadagna “solo” 3 milioni netti, un quarto rispetto a Rashford, e la società inglese punta a monetizzare subito per finanziare l’affare Sesko.

Anche qui, però, ci sono spiragli. I primi contatti tra il Milan e l’entourage di Hojlund – già offerto nelle scorse settimane – sono stati positivi. Il giocatore sarebbe felice di tornare in Serie A e accetterebbe di buon grado la sfida rossonera. Ora tocca al club rossonero decidere se affondare subito o attendere condizioni più favorevoli.

La caccia al bomber è iniziata: tra sogni complicati e opportunità da cogliere, il Milan si muove per trovare l’uomo giusto da mettere al centro dell’attacco di Allegri.

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