A meno di un mese dalla chiusura della sessione estiva di calciomercato, il Napoli di Aurelio De Laurentiis si conferma tra i protagonisti assoluti, sia in entrata che in uscita. Nonostante gli arrivi di nomi di primo piano come Sam Beukema, Noa Lang, Vanja Milinković-Savić, Lorenzo Lucca, Luca Marianucci, Kevin De Bruyne e Miguel Gutiérrez, il bilancio economico della società è sorprendentemente in attivo.
De Laurentiis e la strategia delle cessioni eccellenti
La chiave di questo equilibrio virtuoso risiede in una strategia di mercato mirata a capitalizzare al massimo le cessioni eccellenti. L’operazione più significativa è la partenza di Victor Osimhen, ceduto al Galatasaray per 75 milioni di euro, ma la cessione dell’attaccante nigeriano a titolo definitivo al club turco costituisce meno del 60% delle entrate totali realizzate fino a questo momento. Il Napoli ha incassato cifre importanti da altre operazioni in uscita. Natan è stato ceduto al Betis per 9 milioni di euro, mentre Elia Caprile al Cagliari per 8 milioni. Dai prestiti di Lindstrøm (Wolfsburg), Cajuste (Ipswich Town) Ngonge (Torino), Rafa MarÃn (Villarreal), Folorunsho (Cagliari) e Zerbin (Cremonese), il club ha incassato complessivamente altri 5,5 milioni.
Napoli, entrate da 132,5 milioni di euro
Il capitolo uscite si è ulteriormente arricchito negli ultimi giorni, con tre trasferimenti ormai definiti: Giacomo Raspadori all’Atletico Madrid per 22 milioni di euro, Giovanni Simeone al Torino per 7 milioni e Alessandro Zanoli al Bologna per circa 6 milioni. Sommando tutte queste operazioni, il totale delle entrate raggiunge quota 132,5 milioni di euro, una cifra superiore a quanto speso per i nuovi innesti. Numeri che raccontano di un club capace di rivoluzionare la propria rosa senza compromettere la solidità economica. La dirigenza ha saputo muoversi con tempismo e precisione, sfruttando al meglio il valore di mercato dei propri calciatori e generando un margine di manovra che ora potrà essere reinvestito.
Le mosse finali e le prospettive
Resta da capire cosa riserveranno le ultime settimane: il Napoli non ha ancora completato la propria campagna acquisti. All’appello mancano tre rinforzi: un terzino destro, un centrocampista e un’ala sinistra. È dunque plausibile che entro la chiusura del mercato, il club partenopeo possa investire una parte consistente del tesoretto accumulato, riducendo o azzerando l’attuale attivo. La strategia comunque, appare chiara: costruire una rosa competitiva per affrontare con rinnovate ambizioni Serie A e Champions League, senza spese eccessive, mel rispetto della filosofia di Aurelio Del Laurentiis e delle esigenze di Antonio Conte. Fra stabilità finanziaria e margini di crescita, Napoli è la piazza dove vincere e spendere non sono verbi incompatibili.
