Il rapporto tra Dusan Vlahovic, la Juventus e l’ambiente bianconero sembra ai minimi storici. Durante la presentazione ufficiale della Juventus, pochi minuti prima dell’amichevole contro la Juventus Next Gen, l’attaccante serbo è stato accolto da una pioggia di fischi.
Vlahovic – Juventus, è finita: pollice verso dei tifosi
Un segnale forte da parte dei tifosi, che hanno manifestato apertamente il loro malcontento. Il malumore sugli spalti non si è limitato al momento iniziale: anche durante la gara, dopo un clamoroso errore sotto porta con il risultato ancora in bilico, l’Allianz Stadium ha espresso nuovamente la propria disapprovazione. Nonostante le critiche, Vlahovic ha trovato il gol del definitivo 2-0, scattando sul filo del fuorigioco e finalizzando un assist di Douglas Luiz. Il brasiliano, autore anche della rete d’apertura, è stato il vero protagonista del match, ma il serbo ha comunque lasciato il segno sul tabellino. Tuttavia, la sua espressione scura e l’atteggiamento distaccato dopo la marcatura hanno confermato il clima pesante che lo circonda.
Contratto in scadenza e rifiuto del rinnovo
La situazione di Vlahovic è resa ancora più complicata dalla questione contrattuale. Il centravanti classe 2000 è entrato negli ultimi dodici mesi di accordo con la Juventus e percepisce uno stipendio di 12 milioni di euro che al lordo pesa sul bilancio per 19. Al momento, non c’è alcuna apertura per un prolungamento: il giocatore non ha intenzione di firmare un rinnovo e la distanza con la società resta ampia. La dirigenza bianconera, consapevole di rischiare di perdere il giocatore a parametro zero nella prossima stagione, ha inserito Vlahovic nella lista dei partenti. Tuttavia, le possibilità di cessione si stanno riducendo: le offerte di West Ham o Everton sono state già respinte dal serbo, che considera il trasferimento in questi club un downgrade in squadre di seconda fascia.
Uno scenario sempre più complicato
A meno di due settimane dalla chiusura del calciomercato, il futuro di Dusan Vlahovic resta un rebus. L’assenza di trattative concrete con club di primo piano complica le strategie della Juventus, anche perché la permanenza forzata potrebbe rivelarsi problematica per entrambe le parti. Per la Juventus significherebbe gestire un calciatore scontento e ormai in totale rottura con club e ambiente. Quanto a Vlahovic, restare a Torino significherebbe vivere un’intera stagione in un contesto ostile, con il rischio di perdere minutaggio e visibilità. Sullo sfondo resta l’ipotesi di un colpo di scena last minute, magari con l’inserimento di un top club europeo alla ricerca di un attaccante di peso.
