Pippo Baudo e il calcio: tra Juventus, Catania e Maradona

Pippo Baudo

Pippo Baudo Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Agosto 18, 2025

Pippo Baudo non è stato soltanto il re della televisione italiana, ma anche un grandissimo amante dello sport e del calcio in particolare. La sua grande passione era il calcio, vissuto con lo stesso entusiasmo con cui conduceva i suoi spettacoli.

Pippo Baudo, Parola e il braccio rotto

Juventino dichiarato, ma con un amore mai sopito per il suo Catania, Baudo ha sempre raccontato di aver avuto un legame profondo con Giampiero Boniperti, simbolo bianconero sia da calciatore che da dirigente. Con lui condivideva non solo la fede calcistica, ma anche un rapporto personale lontano dai riflettori. Il suo idolo, tuttavia, era Carlo Parola, celebre per la storica rovesciata diventata simbolo delle Figurine Panini. Tanto era l’affetto e l’ammirazione che, durante una partitella tra amici, Baudo tentò di imitarne il gesto tecnico, finendo però per rompersi un braccio. Un episodio che racconta quanto fosse autentico il suo amore per il pallone: non solo un tifo da poltrona, ma una vera passione vissuta in prima persona.

Baudo “cupido”: Maradona e Heather Parisi

Uno degli episodi più curiosi e meno noti della carriera di Pippo Baudo riguarda Diego Armando Maradona. È il 22 dicembre 1984, la vigilia di una sfida delicatissima al Comunale di Torino tra Juventus e Napoli. In prima serata su Rai Uno, Baudo si collega con l’albergo che ospita il ritiro del Napoli e introduce Maradona al pubblico televisivo italiano in una veste diversa dal campo. Accanto a lui c’è Heather Parisi, regina della tv del tempo con il tormentone “Cicale cicale”. Baudo diventa così inconsapevolmente messaggero di un incontro che farà storia: Maradona, con un sorriso furbo, dice alla showgirl “Volevo conoscerti… anche personalmente”. Lei gli manda un bacio, lui promette “Ci vediamo presto”. Da lì nascerà una storia d’amore passionale.

Sanremo 2003: la Juventus sul palco dell’Ariston

Il calcio e la sua Juventus tornano protagonisti con Baudo anche sul palco più prestigioso della musica italiana. Al Festival di Sanremo del 2003, infatti, il conduttore porta sul palco dell’Ariston l’intera rosa della Juventus. I calciatori intonano “Il mio canto libero” di Lucio Battisti, regalando un momento emozionante e unico. Non è solo spettacolo, ma anche solidarietà: l’esibizione è infatti finalizzata a raccogliere fondi per l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova. Un gesto che riassume perfettamente l’anima di Baudo: un uomo che ha saputo intrecciare televisione, calcio, spettacolo, e beneficenza. Juventino fedele, senza dimenticare le sue radici catanesi, Pippo ha portato lo sport dentro la cultura popolare italiana, trasformandolo in emozione collettiva.

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