Consigli per costruire una rosa ottimale tra top player, sorprese low cost e gestione intelligente del budget.
L’asta del fantacalcio 2025‑26 inizia ufficialmente con la Serie A al via il 23 agosto, ma per chi ha in mente di costruire una rosa competitiva il lavoro vero comincia settimane prima. L’obiettivo non cambia: vincere. Per riuscirci servono metodo, tempismo e attenzione ai dettagli. Ogni credito speso in modo sbagliato può costare caro. E ogni errore in fase di scelta diventa un rimpianto lungo un’intera stagione. Con decine di calciatori nuovi, alcuni rientri importanti e tante incognite su infortuni e rotazioni, il margine d’errore è sottile. L’asta non è solo fortuna: chi pianifica vince. Chi improvvisa, spesso resta indietro.
Attacco: dove investire senza sforare
In attacco si concentra la fetta più grossa del budget. I numeri confermano che i crediti vanno impiegati con attenzione, privilegiando un solo top player e affiancandogli almeno un nome da 12‑15 gol sicuri. Lautaro Martinez è ancora il più richiesto: in alcune leghe parte da oltre 80 crediti, seguito da Lukaku, Kean e Thuram, tutti intorno ai 70‑75. L’attaccante dell’Inter è uno dei pochi a garantire continuità, ma chi decide di prenderlo deve già sapere che dovrà poi risparmiare molto sugli altri reparti.
Interessante il caso di Jonathan David, nuovo acquisto della Juventus, che parte da 73 crediti: può sorprendere, ma resta una scommessa ad alto rischio per chi gioca in leghe competitive. Chi preferisce una strategia più bilanciata può puntare su Scamacca o Orsolini, entrambi sotto i 65 crediti, che garantiscono rendimento e titolarità. Nella fascia bassa ci sono nomi da tenere d’occhio: Pellegrino, Davis, Sulemana. Costano poco, ma se inseriti nel momento giusto possono coprire buchi e regalare qualche +3 inaspettato.
Centrocampo: il cuore del punteggio
Il centrocampo è spesso il reparto più trascurato, ma è qui che si vincono tante partite. I gol pesano, ma anche gli assist e i voti alti. McTominay (52), Calhanoglu (48), De Bruyne (50) sono tra i più ricercati per le loro caratteristiche offensive. Ma chi cerca una via meno costosa può trovare valore in nomi come Loftus-Cheek, Nico Paz, Daniel Maldini. Tutti oscillano tra i 25 e i 35 crediti e garantiscono minuti, inserimenti e possibilità di bonus.
Attenzione anche ai profili emergenti. Valentin Carboni è uno dei più chiacchierati tra i giovani: parte da 15 crediti, ma potrebbe crescere in fretta. Baturina, Baldanzi, Stanciu sono altre opzioni valide per completare il reparto senza appesantire il budget. L’ideale è avere due titolari certi e almeno tre giocatori in grado di subentrare con possibilità di voto. Chi investe troppo poco, finisce per doversi affidare a panchinari che regalano solo insufficienze. E il rischio aumenta giornata dopo giornata.
La vera chiave sta nel mescolare certezze e scommesse. Non si vince solo con i grandi nomi, ma con una rosa bilanciata, pronta a coprire infortuni, rotazioni e cali di forma. Nelle leghe con tanti partecipanti, è ancora più importante guardare le medie voto e il rendimento nelle amichevoli estive. E chi si muove per primo, spesso riesce a strappare il nome giusto prima che diventi caro.