Inter, Marotta e un “indecisionismo” che spaventa i tifosi

Giuseppe Marotta

Giuseppe Marotta Inter Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Agosto 20, 2025

La vicenda Ademola Lookman è il simbolo dell’estate nerazzurra in accezione Inter. Marotta lo aveva individuato come rinforzo ideale già a luglio, ma dopo settimane di estenuanti trattative con l’Atalanta la pista si è arenata. Come, sinora, il calciomercato.

Inter, un indecisionismo rischioso

L’estate nerazzurra si è caratterizzata da un indecisionismo che rischia di costare caro. L’Inter aveva bisogno di un innesto offensivo di qualità e, rinunciando a Lookman, ha perso un’occasione che sembrava largamente alla portata del club. Anche perché non è solo il caso Lookman a preoccupare. La difesa, già in sofferenza lo scorso anno, ha visto sfumare due obiettivi concreti per colpa di tentennamenti che hanno permesso prima l’inserimento e poi il sorpasso della concorrenza. Quanto basta per chiedersi se i tifosi si chiedono se l’assenza di decisionismo non sia diventata un tratto distintivo della nuova gestione, più attenta a bilanci e calcoli che al potenziamento immediato della rosa.

Marotta, tre indizi fanno una prova

 Giovanni Leoni del Parma era stato indicato da Cristian Chivu come priorità assoluta. I ducali non avevano alzato muri invalicabili e l’operazione appariva fattibile. Eppure, mentre l’Inter cincischiava, il Liverpool è arrivato e ha chiuso l’affare in un lampo. Stessa storia con Koni De Winter, difensore belga ex Genoa. I buoni rapporti tra i due club e l’ipotesi di inserire Valentin Carboni come contropartita sembravano preludere a un esito positivo. Ma i continui rinvii nerazzurri hanno spalancato la porta al Milan, che in pochi giorni ha portato il giocatore a Milanello. Due episodi che dipingono un’Inter poco reattiva, incapace di concretizzare trattative già avviate e superata da società più rapide e aggressive.

Fra incognite e occasioni mancate inizia il campionato

La sensazione è che Cristian Chivu abbia ereditato una squadra in piena transizione. Oaktree spinge per ringiovanire la rosa e abbassare i costi, una linea che ha portato a tre innesti interessanti , Yoan Bonny, Luis Henrique e Petar Sucic – ma che non colma i vuoti lasciati dalle occasioni mancate. Il rischio è che il tecnico rumeno debba affrontare il debutto con una squadra incompleta, priva dei rinforzi di esperienza richiesti per restare competitivi ai massimi livelli. Una prima parziale risposta arriverà il prossimo 25 agosto a San Siro, dove arriva il Torino per la prima di campionato: un test subito delicato. Dopo un mercato caratterizzato dai tentennamenti, l’Inter non può permettersi di concedere il bis anche in campo e aprire la stagione col freno a mano tirato.

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