Lo striscione dei tifosi a Zingonia per Lookman dopo la telenovela di mercato con l’Inter: ecco cosa hanno scritto
La Curva Nord atalantina ha fatto sentire la propria voce. All’alba, all’esterno del centro sportivo di Zingonia, è comparso uno striscione eloquente: “La maglia va onorata. Un’altra c…a non sarà tollerata”. Nessun nome scritto, ma il destinatario è chiaro: Ademola Lookman, protagonista di un’estate tormentata tra assenze ingiustificate e un mancato trasferimento all’Inter.
L’estate di Lookman e il “perdono” dei tifosi
L’attaccante nigeriano, classe ’97, ha vissuto settimane turbolente. Dopo due settimane trascorse tra Portogallo e Londra senza autorizzazione del club, Lookman è tornato a Bergamo trovando un ambiente tutt’altro che sereno.
La trattativa con l’Inter – disposta a mettere sul piatto 42 milioni più 3 di bonus – si è arenata di fronte al muro eretto dalla dirigenza atalantina. Antonio e Luca Percassi non hanno mai preso in considerazione un’offerta inferiore ai 50 milioni, soprattutto dopo la cessione di Mateo Retegui, volato in Arabia.
Dall’Inter al ritorno a Zingonia
La scelta societaria è stata chiara: Lookman non è più sul mercato. Una decisione che ha spinto l’Inter a virare su altri obiettivi, tra cui il centrocampista Andy Diouf dal Lens e un difensore ancora da individuare.
Nel frattempo, l’attaccante nigeriano è stato multato e costretto ad allenarsi a parte, in attesa della chiusura ufficiale del mercato il prossimo 1° settembre.
Le piste estere: il futuro di Lookman è ancora in dubbio
Sul giocatore non si registrano al momento nuove offerte concrete. L’Arsenal, impegnato a strappare Eze al Crystal Palace, ha chiuso il proprio mercato in attacco. Resta un interesse di fondo dell’Atletico Madrid, che valuta un inserimento in extremis, ma senza una convinzione unanime all’interno della dirigenza e dello stesso Diego Simeone.
A Bergamo per un’altra stagione?
Tra malumori della piazza e porte sbarrate dal club, Lookman si trova ora di fronte a un bivio: riconquistare fiducia e maglia da titolare o rischiare di restare un corpo estraneo. Lo striscione della curva è un monito chiaro: Bergamo è pronta a perdonare, ma non a tollerare ulteriori episodi come quello di questa estate.
