Como apre la Serie A con una prova di carattere: Douvikas approfitta dell’ingegno di Nico Paz, che firma poi un gol da fermo di rara precisione.
Il Como apre la sua stagione nel migliore dei modi. Davanti a un Sinigaglia gremito, la formazione allenata da Cesc Fàbregas batte la Lazio per 2‑0 con una prestazione solida e aggressiva, soprattutto nella seconda parte di gara. Dopo un primo tempo equilibrato, i padroni di casa prendono campo e trovano due reti nella ripresa: la prima con Douvikas, bravo a sfruttare un assist verticale di Nico Paz, la seconda con lo stesso Paz, autore di una punizione precisa che spegne ogni tentativo di rimonta biancoceleste.
Como cinico nella ripresa, Lazio senza risposta
Il primo tempo scorre senza troppe emozioni. Il Como si difende con ordine e cerca ripartenze rapide, mentre la Lazio tiene il possesso senza riuscire a costruire vere occasioni. Dopo l’intervallo, però, la partita cambia volto. Al 48’, è Nico Paz a inventare: controlla palla nella propria metà campo, salta un uomo e trova il corridoio giusto per Douvikas, che scatta, entra in area e con un destro secco batte Provedel. È l’1‑0, meritato per il ritmo imposto dai padroni di casa.

Il Como continua a spingere. Da Cunha va vicino al raddoppio con un tiro da fuori che sfiora il palo. La Lazio, incapace di reagire con ordine, si affida ai cambi. Entrano Pedro e Marusic, ma il gioco resta sterile. Al minuto 63, per la prima volta in Serie A, l’arbitro annulla un gol spiegando la decisione con il microfono allo stadio: la rete di Castellanos è annullata per fuorigioco. Un momento storico, che però non cambia l’inerzia del match. Il Como resta padrone del campo e trova il 2‑0 al 78’: punizione dal limite, battuta da Nico Paz con il sinistro, parabola perfetta e palla sotto l’incrocio. Provedel si allunga ma non ci arriva.
Un successo che rompe i precedenti: Como mai così convincente all’esordio
Per la squadra lombarda si tratta di un risultato che mancava da oltre settant’anni: l’ultima vittoria casalinga all’esordio in Serie A risaliva al 1951. Questo 2‑0 cambia subito la prospettiva stagionale, regalando fiducia a un gruppo che ha dimostrato idee chiare, compattezza e qualità tecniche. I numeri dicono tutto: Como sempre nel vivo del gioco, superiorità nei duelli, e soprattutto una pressione alta che ha messo in difficoltà la Lazio dal primo all’ultimo minuto.
A deludere è proprio la squadra di Maurizio Sarri, che esce da Como senza mai aver centrato lo specchio della porta. Gli attaccanti sono rimasti isolati, i centrocampisti non hanno trovato linee di passaggio e la difesa ha sofferto ogni ripartenza. L’unico lampo offensivo – il gol annullato – è stato anche occasione per inaugurare la comunicazione audio‑pubblico da parte dell’arbitro, gesto applaudito ma inutile ai fini del risultato.
Nel finale, il Como ha controllato il pallone, abbassando il ritmo e spegnendo ogni iniziativa ospite. Il triplice fischio arriva in mezzo all’esultanza del pubblico di casa. Fàbregas abbraccia tutti i suoi, consapevole di aver scritto una pagina importante. In attesa delle prossime gare, la sensazione è chiara: questa squadra ha trovato equilibrio, idee e – con Nico Paz – un protagonista già maturo per fare la differenza.
