Una svolta comunicativa al Sinigaglia: per la prima volta in Serie A il Var entra in diretta, con il fischietto che apre il microfono per giustificare la decisione in tempo reale.
Durante la partita tra Como e Lazio svoltasi allo stadio Sinigaglia il 25 agosto 2025, è stata applicata per la prima volta in Serie A la nuova norma che prevede la comunicazione in diretta, via microfono, della decisione del Var al pubblico presente. L’arbitro Manganiello, dopo aver analizzato l’azione al monitor, ha selezionato il microfono e ha annunciato chiaramente: “A seguito di revisione il n.11 della Lazio è partito in posizione di fuori gioco. Decisione finale: fuori gioco”. Così ha annullato il gol di Castellanos, che aveva pareggiato il match, una scena destinata a cambiare la percezione delle dinamiche arbitrali.
L’annuncio live del var cambia volto alla comunicazione arbitrale
La novità del Var in diretta, nota come announcement, non era mai stata sperimentata in Serie A. Stavolta, però, è diventata realtà. Lo stadio lo ha avvertito in presa diretta: via microfono, la decisione ufficiale è stata trasmessa a tutti i tifosi. Un cambio sostanziale nella relazione tra arbitri e pubblico. Manganiello, chiamato a leggere l’intervento del Var, ha interpretato correttamente la nuova disposizione regolamentare, spiegando in modo chiaro e immediato cosa fosse accaduto nella revisione.

La reazione immediata è stata di stupore, ma anche di approvazione tra i presenti. In un campionato spesso accusato di opacità nelle decisioni arbitrali, la chiarezza dello speaker in campo ha offerto trasparenza, ha incluso lo spettatore nel processo, e ha tolto spazio a fraintendimenti. L’ex arbitro Casarin, presente ai microfoni dopo la partita, ha lodato il gesto: “Bravo Manganiello, spiegazione rapida e convincente.” Il tutto è stato accompagnato da un’ondata di commenti sui social, dove alcuni tifosi s’erano divertiti già al “tono da comandante” usato nel messaggio.
Una svolta epocale, ma da confermare sul campo
Il debutto del Var in diretta segna una svolta comunicativa epocale per la Serie A. Significa innanzitutto che l’arbitro non decide più da solo: porta il pubblico dentro la riflessione. Lo spettatore non è più lasciato al buio, ma viene coinvolto e informato, in alcuni momenti fondamentali del gioco.
È, però, una novità che comporta responsabilità. Serve che ogni annuncio sia chiaro, privo di ambiguità, perché può influenzare l’umore della curva, l’analisi dei commentatori, la prudenza del gioco nei minuti successivi. Non è un’opzione da usare a caso, ma una regola di contesto e di situazioni specifiche, analoga al modello già applicato in Europee e altre leghe.
La speranza è che diventi pratica quotidiana: utile per combattere la diffidenza verso gli arbitri, utile a vincere la sfiducia. La pallavolo aveva già sperimentato modalità simili, ottenendo maggiore coinvolgimento del pubblico. Ora è il calcio ad allungare la mano. Resta da vedere se, nelle prossime settimane, sarà sempre così: decisioni spiegate, applausi o fischi consapevoli, trasparenza in campo.
