Con l’arrivo di nuovi allenatori in oltre metà delle squadre di Serie A, cambiano i moduli, le gerarchie e i giocatori da prendere al fantacalcio. Chi era titolare ora può perdere spazio, chi era ai margini può esplodere.
La nuova stagione si apre con una Serie A completamente trasformata. In dodici club su venti è cambiata la guida tecnica. Allenatori nuovi significano idee nuove. E nel fantacalcio, dove ogni bonus conta, basta poco per stravolgere i valori. Un terzino può diventare esterno offensivo. Un centrocampista da cartellino facile può essere protetto da uno schema più prudente. Chi compra con la memoria rischia di sbagliare tutto.
La rosa titolare non è più quella dello scorso anno. Squadre come Roma, Inter, Milan, Lazio, Atalanta, Fiorentina si sono affidate a nuovi tecnici, con filosofie di gioco distanti da quelle precedenti. E i primi effetti si vedono già nelle scelte delle formazioni, negli allenamenti aperti, nelle amichevoli estive. Il fantallenatore attento è quello che analizza queste dinamiche prima dell’asta.
I nomi da seguire: chi cambia modulo, chi rilancia i bonus, chi rischia davvero
La Roma ha affidato la panchina a Gasperini, tecnico che chiede pressing alto, corsa e soluzioni offensive continue. In questo contesto, attaccanti come Ferguson trovano più spazi, più palloni, più possibilità di far male. I difensori, invece, potrebbero subire di più.

Al Milan è tornato Allegri, che costruisce sulle ripartenze e sulla solidità difensiva. I trequartisti classici soffrono, mentre Leão, se resta, diventa centrale nel progetto. I bonus potrebbero arrivare anche da centrocampisti che inseriscono, come Loftus-Cheek o Reijnders, più che dai registi.
All’Inter, l’arrivo di Chivu sposta l’asse tattico verso un gioco più scolastico. Meno palleggio, più attenzione all’equilibrio. I laterali potrebbero spingere meno, ma i centrali offensivi guadagnano continuità. Da valutare chi prende i calci piazzati.
Alla Fiorentina, Pioli ricomincia con un sistema più ordinato. Gli esterni saranno decisivi. Chi riesce a interpretare bene le due fasi, come Ikoné o Parisi, può diventare una scommessa intelligente all’asta. In mediana potrebbe tornare centrale un profilo come Mandragora.
La Lazio, passata a Sarri, torna a un gioco ragionato. I registi tecnici tornano centrali, ma chi gioca solo sull’intensità potrebbe faticare. Zaccagni e Isaksen guadagnano terreno, mentre la rotazione in difesa va osservata con attenzione.
Anche l’Atalanta, ora con Jurić, cambia impostazione. Meno libertà individuale, più copertura. Il rischio turnover resta alto, ma ci sono margini per vedere Koopmeiners più vicino alla porta.
Come cambia il fantacalcio: ruoli, bonus, sorprese e scelte che costano care
Con così tante panchine rinnovate, la gestione dell’asta si fa più tecnica. Serve leggere le intenzioni tattiche, non solo le medie voto. Chi lo fa, può evitare errori pesanti. Prendere un attaccante che gioca largo in un 4‑3‑3 significa accettare meno gol. Puntare su un mediano centrale, ora promosso a regista, può portare più assist del previsto.
Chi ha cambiato modulo offre sorprese. I quinti di centrocampo, se confermati, sono le vere miniere di bonus. In squadre come Torino, Fiorentina, Monza, Lecce, i nuovi allenatori possono valorizzare esterni che prima sembravano solo di contenimento.
I rigoristi potrebbero cambiare. Alcuni tecnici puntano su gerarchie nuove, altri sul carisma in spogliatoio. Anche le palle inattive possono finire in piedi diversi. Chi ha studiato le prime uscite può intuire i nomi giusti.
Il consiglio è semplice: non fidarti della stagione scorsa. Cambia tutto, anche quando sembra tutto uguale. Le novità sono invisibili finché non si conoscono. E chi le scopre prima, vince l’asta.
