Quando i campioni ripartono dalla provincia: Vardy alla Cremonese e non solo

Vardy e gli altri campioni nel calcio di provincia

Vardy e gli altri campioni nel calcio di provincia | Instagram @vardy7 - Footbola

Federico Liberi

Agosto 29, 2025

Vardy non è il solo: il calcio è ricco di storie di grandi calciatori che si trasferiscono a giocare in provincia. Ecco i maggiori esempi italiani

Dieci anni dopo il miracolo Leicester, Jamie Vardy è pronto a una nuova avventura che profuma di favola. A 37 anni, l’attaccante inglese che ha scritto una delle pagine più romantiche della Premier League è a un passo dalla Cremonese. Svincolato, ha già detto sì al club lombardo neopromosso in Serie A: restano solo da limare i dettagli prima di vederlo calcare i campi italiani. Vardy, quindi, potrebbe diventare l’ennesimo campione a trasferirsi nel calcio di provincia italiano. Vediamo altri esempi.

Raul Albiol-Pisa: si può fare

Non è l’unica trattativa che agita la provincia. Il Pisa sogna Raul Albiol, colonna della difesa di Real Madrid, Napoli e Villarreal. Lo spagnolo, svincolato dopo sei stagioni con il “Submarino amarillo”, ascolterà il progetto del club nerazzurro. Non un’idea campata in aria, ma un affare che potrebbe davvero concretizzarsi.

Como, la provincia più ambita dai campioni del passato

Se c’è una piazza che negli ultimi anni ha ridisegnato i confini del calcio “provinciale”, quella è Como.

L’arrivo di Álvaro Morata ha acceso ancora di più i riflettori sulle sponde del Lario. Nel suo palmarès ci sono più di venti trofei, due Champions, scudetti in Spagna e in Italia, una Liga e persino un Europeo alzato da capitano. Oggi, il bomber madrileno condivide lo spogliatoio con stelle e personalità che rendono Como una vetrina internazionale.

Dele Alli, Sergi Roberto e Varane (anche se per poco)

In riva al lago ha trovato casa anche Dele Alli, un tempo enfant prodige del Tottenham, il cui valore aveva sfiorato i 100 milioni. Oggi il suo percorso è più complicato: finora solo nove minuti giocati in Serie A e un’espulsione contro il Milan.

In rosa c’è pure Sergi Roberto, bandiera del Barcellona, mentre

Raphael Varane è stato a un passo: ingaggiato nell’estate 2024, si è dovuto arrendere subito a un grave infortunio che lo ha portato al ritiro.

Un campione del mondo a Lecce: Samuel Umtiti

Il fascino della provincia ha già convinto molti campioni. Samuel Umtiti, ad esempio, dopo anni difficili al Barcellona scelse Lecce per ripartire: 25 presenze e una rinascita che lo riportò a livelli competitivi prima di rientrare in Francia.

Nani al Venezia

Il Venezia, invece, riuscì a sorprendere tutti con l’arrivo di Nani. L’esterno portoghese, campione d’Europa con la sua nazionale e vincitore di 17 trofei in carriera, indossò l’arancioneroverde in Serie A. L’esperienza durò poco, appena dieci presenze, ma regalò un tocco di internazionalità al club lagunare.

Ribery alla Salernitana

E che dire di Franck Ribery? Una leggenda del Bayern Monaco, con un palmarès infinito, che decise di sposare la causa della Salernitana nel 2021, al ritorno in Serie A dopo 23 anni. Un amore ricambiato, che prosegue ancora oggi nelle vesti di collaboratore tecnico.

Baggio e Guardiola nel Brescia del sogni

Ma forse nessuna storia racconta meglio di Brescia il fascino che la provincia può esercitare sui grandi campioni. Nel 2000 Roberto Baggio, già icona assoluta del calcio italiano, scelse di indossare la maglia delle Rondinelle. A guidarlo, Carlo Mazzone, e al suo fianco un giovane Andrea Pirlo.

Un anno dopo, a impreziosire quel Brescia, arrivò anche Pep Guardiola: l’ex capitano del Barcellona, con la sua eleganza e la sua visione di gioco, rese quella squadra un piccolo laboratorio di calcio totale.

Verona, da Marquez a Toni

Il Verona ha vissuto la sua stagione d’oro dei campioni a sorpresa. Nel 2014 Rafa Marquez, leader storico del Messico, arrivò in gialloblù dopo aver vinto tutto con il Barcellona.

In quegli stessi anni brillava anche Luca Toni: 51 gol in 100 presenze e un titolo di capocannoniere a 38 anni, simbolo eterno del calcio italiano.

Cagliari, Godin e Zola

Cagliari, invece, ha trovato in Diego Godin un comandante difensivo. Dopo i trionfi con l’Atlético Madrid, il centrale uruguaiano ha portato la sua grinta in Sardegna dal 2020 al 2022.

Prima di lui, era stato Gianfranco Zola a far sognare i rossoblù: reduce dalle magie con il Chelsea, “Magic Box” scelse di tornare a casa e di riportare i sardi in Serie A.

Eto’o e Bierhoff

Anche la Sampdoria ha avuto il suo momento da copertina con Samuel Eto’o, che chiuse la carriera in blucerchiato dopo aver vinto tutto con Barcellona e Inter. Non indimenticabile sul piano numerico, ma suggestivo per ciò che rappresentava.

Infine, Oliver Bierhoff, l’eroe dell’Europeo ’96, concluse la carriera al Chievo, portando l’orgoglio della sua esperienza in una delle realtà più sorprendenti della Serie A di quegli anni.

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