Juan Cuadrado rompe il silenzio e rivela di aver scoperto l’addio alla Juventus tramite i social.
Juan Cuadrado, 36 anni, ha raccontato in un’intervista concessa al canale Twitch di El Chiringuito come ha appreso la notizia della fine della sua lunga avventura con la Juventus. Una dichiarazione che ha fatto rumore, specie per il modo in cui ha descritto l’addio: “L’ho saputo dai social, nessuno mi ha detto nulla”. L’esterno colombiano, oggi in forza all’Inter, ha precisato che avrebbe voluto restare a Torino, ma non ha ricevuto alcun tipo di comunicazione dalla dirigenza juventina.
Una rottura silenziosa, quasi gelida, che chiude una parentesi durata otto anni, iniziata nel 2015 e conclusa nel 2023. Cuadrado ha vestito la maglia bianconera per 314 partite, conquistando cinque scudetti, quattro Coppe Italia e due Supercoppe italiane. Il suo contributo, sia come terzino che come esterno offensivo, è stato sempre riconosciuto dai tifosi, ma non sembra aver avuto lo stesso riscontro negli ultimi mesi da parte del club.
Un addio senza parole, solo post
Nel racconto di Cuadrado emerge un senso di amarezza. Il colombiano ha spiegato che avrebbe dato la sua disponibilità per restare, magari con un contratto più leggero o con un ruolo meno centrale, ma che la Juventus non lo ha neppure contattato per discuterne. “Quando ho visto il post sui social ho capito che era finita. Non ci potevo credere. Nessuno mi aveva avvisato, né la società, né l’allenatore, né i dirigenti”, ha raccontato.

Il passaggio da bandiera juventina a esubero è avvenuto in silenzio. Niente conferenze, nessuna conferma ufficiale a voce, solo una comunicazione sui canali social del club, in cui si ringraziava Cuadrado per gli anni trascorsi. Una modalità che ha lasciato sorpreso non solo il giocatore, ma anche molti tifosi.
Cuadrado ha detto di non portare rancore, ma il tono con cui ha raccontato l’episodio lascia trasparire una certa delusione. A suo dire, avrebbe apprezzato un confronto, anche solo per chiarire le intenzioni della società. Invece, ha scoperto tutto come un qualsiasi tifoso: leggendo un post su Instagram. E non è una frase fatta.
Dopo l’addio, ha firmato con l’Inter un contratto di un anno, senza bonus particolari. Una scelta che ha sorpreso anche molti tifosi nerazzurri, considerando la lunga militanza del colombiano tra le fila degli storici rivali.
Le reazioni dei tifosi e l’impatto sull’Inter
Le parole di Cuadrado non sono passate inosservate. A Torino, molti hanno espresso dispiacere per come si è conclusa la sua avventura. Altri, più critici, hanno sottolineato che ormai il ciclo del colombiano fosse arrivato alla fine. Ma la gestione dell’addio, affidata a un semplice messaggio sui social, ha lasciato l’amaro in bocca a una parte del tifo organizzato, che avrebbe voluto un saluto più dignitoso per un giocatore che ha dato tanto.
Dall’altra parte, all’Inter, la sua presenza ha generato reazioni contrastanti. Alcuni non hanno gradito l’arrivo di un ex juventino, soprattutto dopo anni di duelli accesi in campo. Eppure, Cuadrado si è inserito rapidamente nel gruppo, trovando spazio nelle rotazioni e offrendo prestazioni convincenti soprattutto nei finali di partita. Il suo apporto resta più tattico che numerico, ma il tecnico Simone Inzaghi ha apprezzato la sua disponibilità e la professionalità.
Nell’intervista, Cuadrado ha anche ribadito di non aver nulla contro i tifosi della Juventus. Anzi, ha ringraziato chi gli ha sempre mostrato affetto. Ma allo stesso tempo ha chiarito che non dimenticherà facilmente il modo in cui si è chiusa quella fase della sua carriera. Un epilogo freddo, senza strette di mano, senza spiegazioni.
Il caso Cuadrado solleva anche un tema più ampio sul trattamento riservato ai giocatori-simbolo. Un addio comunicato tramite social, senza nemmeno una telefonata, sembra ridurre tutto a una questione di immagine. E mentre i club si affidano sempre più spesso ai canali ufficiali per controllare il messaggio, i rapporti umani rischiano di passare in secondo piano.
