Geolier rinuncia all’accordo con il Napoli: “Non posso tradire chi mi ha dato fiducia prima”

Geolier Napoli Speaker.

Nell'immagine, il rapper Geolier. - @ANSA

Luca Antonelli

Agosto 30, 2025

Il rapper napoletano dice no al club azzurro: troppo forte il legame con Decibel Bellini, storico speaker.

La collaborazione tra Geolier e il Napoli sembrava ormai cosa fatta. Un’intesa che avrebbe portato il rapper sul palco del Maradona per curare l’intrattenimento prima delle partite casalinghe, al posto dello storico Decibel Bellini. Poi, qualcosa si è rotto. Geolier ha deciso di fare un passo indietro, motivando la scelta con parole chiare: “Non me la sento di prendere il posto di chi mi ha sempre dato spazio e rispetto”. Una presa di posizione che ha subito fatto il giro dei social, accendendo le discussioni tra tifosi e appassionati di musica.

Il caso esplode a pochi giorni dall’inizio della stagione. Il Napoli aveva già informato Bellini che non avrebbe più ricoperto il ruolo di speaker ufficiale dello stadio, senza però fornire dettagli sulle motivazioni. A quel punto, il nome di Geolier era stato avanzato come possibile sostituto. Ma l’artista ha scelto di non accettare, per solidarietà verso l’amico e professionista che da anni anima il pre-partita.

Una scelta che rompe gli equilibri

Geolier non ha usato giri di parole. In una dichiarazione diffusa tramite i suoi canali ufficiali, ha spiegato che accettare quel ruolo sarebbe stato, per lui, come voltare le spalle a chi lo ha sempre supportato. “Decibel è stato il primo a credere in me, a invitarmi allo stadio, a darmi voce davanti a quarantamila persone. Non posso far finta di nulla. È una questione di rispetto”, ha scritto.

Geolier Napoli Speaker.
Nell’immagine, lo storico speaker “Decibel” Bellini. – @ANSA

Il gesto ha suscitato reazioni immediate. Da una parte, c’è chi ha applaudito la coerenza del rapper, che ha preferito l’amicizia alla visibilità. Dall’altra, non sono mancati commenti critici verso il club partenopeo, accusato di aver gestito male il cambio di voce allo stadio. Bellini, dal canto suo, ha ringraziato Geolier con un post breve ma significativo: “Rispetto e cuore. Non dimenticherò”.

Nel frattempo, all’interno del club la decisione ha creato una frenata. La società si è ritrovata senza un piano B immediato e senza una figura che potesse sostituire, almeno per ora, la presenza carismatica di Bellini. Alcune fonti vicine all’ambiente azzurro parlano di una certa tensione interna, con il rischio che la questione si trasformi in un boomerang comunicativo.

La decisione di Geolier ha un peso simbolico anche più ampio. In un momento in cui molte figure pubbliche scelgono il silenzio, lui ha preferito esporsi, mettendo da parte un’opportunità importante per coerenza con i propri valori. E, in un contesto dove l’immagine spesso viene prima del contenuto, questo gesto ha colpito nel segno.

Il futuro dello speaker e le mosse del Napoli

Non è ancora chiaro cosa accadrà adesso. Decibel Bellini, per ora, non ha rilasciato interviste né dichiarazioni approfondite. Il suo nome resta legato in modo indelebile al Maradona, grazie agli anni passati a caricare il pubblico con la sua voce, tra cori, musiche e presentazioni dei giocatori. Il suo addio, se confermato, rappresenterebbe una cesura netta rispetto al passato recente.

Il Napoli, da parte sua, non ha commentato pubblicamente la rinuncia di Geolier, né ha comunicato nuovi nomi per la gestione dello stadio. Si valuta l’ipotesi di una soluzione interna temporanea, ma il rischio di un effetto domino a livello di immagine è concreto. I tifosi, divisi, osservano. Alcuni chiedono chiarezza, altri tornano a invocare Bellini.

Intanto Geolier è tornato al lavoro sui suoi progetti musicali. Il gesto, per quanto semplice, ha ribadito un concetto spesso dimenticato: i rapporti umani valgono più delle opportunità. Anche nel calcio. Anche quando si parla di uno stadio come il Maradona. Il suo no, netto, ha ridato voce a una parte di pubblico che si sentiva esclusa. Una parte che vedeva in Bellini non solo uno speaker, ma un volto familiare e riconoscibile, quasi simbolico.

I prossimi giorni diranno se il club cambierà linea o se sceglierà di voltare definitivamente pagina. Quel che resta, per ora, è una vicenda che ha svelato più di quanto sembri: su come si gestiscono i rapporti, su chi si prende certe responsabilità, su cosa significhi davvero avere una voce.

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