Maxi rissa notturna in autogrill: tifosi di Como e Atalanta scatenano il caos sulla A1

Rissa autogrill.

Tensione alle stelle lungo l’autostrada nel cuore della notte. - www.footbola.it

Luca Antonelli

Settembre 1, 2025

Tensioni esplose improvvise in un autogrill lodigiano tra tifoserie di ritorno da Bologna e Parma: scattato l’intervento della polizia.

Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 agosto, l’autogrill di Somaglia Est, lungo l’autostrada A1, è diventato teatro di uno scontro violento tra gruppi di tifosi del Como e dell’Atalanta, di ritorno rispettivamente dalle trasferte di Bologna e Parma. L’area di sosta, situata tra Lodi e Piacenza, è stata improvvisamente invasa da fumogeni, petardi e urla. Il tutto è accaduto in pochi minuti, cogliendo di sorpresa anche gli automobilisti presenti per una pausa nel viaggio.

Le forze dell’ordine, allertate dalle prime telefonate, sono intervenute rapidamente per sedare la rissa, isolare i gruppi e avviare i primi accertamenti. Nessun ferito grave, ma la scena ha suscitato paura e tensione. Diverse auto hanno lasciato la stazione di servizio a gran velocità, mentre alcuni testimoni parlano di un vero e proprio fuggi fuggi generale.

Il punto di rottura: cosa ha scatenato gli scontri

Secondo quanto emerso, i due gruppi non si sarebbero incrociati per caso. Alcuni elementi parlano di un possibile agguato organizzato, con uno dei due schieramenti che avrebbe atteso il passaggio dell’altro per provocare lo scontro. La tempistica sospetta, il numero dei partecipanti e la presenza di materiale pirotecnico lasciano pensare a una dinamica tutt’altro che improvvisata.

Rissa autogrill.
L’autostrada A1 diventa scenario di una violenta lite tra tifosi. – www.footbola.it

Nel momento in cui i pullman del Como hanno fatto sosta, alcuni tifosi atalantini si sarebbero avvicinati in gruppo, lanciando i primi fumogeni. A quel punto, la situazione è degenerata: urla, spintoni, inseguimenti tra le pompe di benzina e l’area ristoro. Le immagini riprese da alcuni presenti mostrano scene di vera guerriglia da stadio, con gente che lancia oggetti e si nasconde dietro le auto in sosta.

L’arrivo della polizia ha permesso di disperdere i gruppi più agitati, ma il lavoro è appena iniziato. Gli agenti stanno ora analizzando i filmati delle telecamere, raccogliendo testimonianze e lavorando per identificare i partecipanti più attivi nella rissa. La sensazione è che questo episodio segni un ulteriore passaggio di livello nella violenza tra tifoserie, anche lontano dagli stadi.

Le conseguenze: identificazioni, denunce e possibili Daspo

L’obiettivo degli investigatori è capire chi ha lanciato il primo attacco e se ci siano collegamenti organizzativi tra le due tifoserie. Il fatto che lo scontro sia avvenuto in una zona così esposta, in un momento di grande traffico come il fine settimana di fine agosto, rappresenta un campanello d’allarme serio per chi gestisce l’ordine pubblico in occasione degli eventi sportivi.

Tra le ipotesi al vaglio c’è anche quella di una vendetta legata a episodi passati, forse già accaduti in altri stadi o nei dintorni di trasferte precedenti. Gli agenti stanno cercando di ricostruire la rete di contatti e movimenti delle due curve, per stabilire se ci fossero stati segnali premonitori nei giorni precedenti.

Nel frattempo si parla già di Daspo per i soggetti più coinvolti. Alcuni sarebbero già stati identificati, grazie anche alle immagini amatoriali diffuse sui social. I provvedimenti potrebbero scattare nelle prossime ore, dopo l’analisi incrociata con le segnalazioni delle questure di competenza.

Il caso ha scatenato preoccupazione tra i gestori autostradali, che ora valutano l’introduzione di nuove misure nei weekend a rischio, soprattutto nei punti di sosta frequentati dai tifosi. Si apre così un nuovo fronte nel tema sicurezza: quello degli scontri improvvisi in zone neutre, dove la polizia ha meno tempo per intervenire e le conseguenze possono coinvolgere anche cittadini non coinvolti nel tifo.

 

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