Il centrocampista inglese saluta il Como senza aver mai esordito: dietro la decisione, problemi fisici e scarso inserimento nel gruppo.
Il matrimonio tra il Como e Dele Alli è già finito. Dopo appena due mesi dal suo arrivo sul Lago, il centrocampista inglese ha risolto il contratto che lo legava alla società lombarda. La notizia, anticipata da ambienti vicini al club e poi confermata da una nota ufficiale, chiude una parentesi che di fatto non era mai davvero iniziata: zero presenze, nessuna convocazione e un futuro che torna a essere un rebus. L’accordo per la separazione è stato raggiunto nella giornata di lunedì 2 settembre, in maniera consensuale, senza strascichi legali o economici.
Il classe 1996, arrivato a parametro zero dopo l’ultima esperienza all’Everton, non è mai riuscito a entrare nei piani tecnici del Como. I problemi fisici che si porta dietro da mesi, uniti a una condizione atletica lontana dagli standard richiesti dalla Serie A, hanno convinto entrambe le parti a interrompere anticipatamente il rapporto. Da parte del club, nessuna polemica: la dirigenza ha ringraziato il calciatore per la professionalità mostrata durante il periodo di permanenza, pur senza riuscire a vederlo all’opera in gare ufficiali.
L’arrivo a Como. Promesse, sorrisi e una ripartenza mancata
Quando il Como ha annunciato l’arrivo di Dele Alli, il 28 giugno scorso, il colpo aveva suscitato curiosità in tutto l’ambiente calcistico italiano. Un nome internazionale, con un passato da protagonista nel Tottenham e nella Nazionale inglese, che decideva di rilanciarsi in una neopromossa in Serie A. La presentazione era stata sobria ma carica di attese: il giocatore aveva parlato di “sfida personale” e di “ambiente giusto per ritrovare me stesso”.

L’impatto, però, è stato pressoché nullo. Dele non è mai sceso in campo nelle amichevoli estive, complici i noti problemi fisici al bacino e al ginocchio. Gli allenamenti personalizzati, il lavoro extra con i preparatori e la pazienza dello staff tecnico non sono bastati. I tempi di recupero si sono allungati, e intanto la squadra ha iniziato a lavorare con un gruppo sempre più rodato. Le condizioni del calciatore, già precarie ai tempi dell’Everton, si sono rivelate un ostacolo insormontabile. Già a metà agosto, i segnali lasciavano intendere che l’esperienza sarebbe finita prima del previsto.
Il Como, pur apprezzando l’impegno dell’atleta, ha dovuto fare scelte pratiche. In una rosa che ha bisogno di equilibrio e certezze, non c’era più spazio per un elemento che non poteva garantire affidabilità sul piano fisico. E così, dopo qualche giorno di riflessione, è arrivata la comunicazione ufficiale della separazione.
Futuro incerto. Per Dele si riapre il limbo
Ora Dele Alli si ritrova di nuovo senza squadra. A 29 anni, l’ex talento degli Spurs vive una fase complicata della sua carriera, tra infortuni e difficoltà ambientali. Negli ultimi due anni ha collezionato appena una manciata di presenze, senza riuscire a ritrovare lo smalto dei tempi migliori. Il passaggio al Como doveva rappresentare una svolta, o almeno un tentativo concreto di ripartenza. Invece, anche questa tappa si è chiusa senza risultati.
Non è chiaro dove possa proseguire adesso. Alcune voci parlano di un possibile ritorno in Championship, dove qualche club potrebbe essere disposto a scommettere su di lui, a patto di riscontri medici favorevoli. C’è anche chi ipotizza una pausa prolungata dal calcio, per recuperare in modo completo sia fisicamente che mentalmente.
Per il Como, che ha già voltato pagina, resta il rammarico di non aver mai potuto contare davvero su di lui. La società è già attiva sul mercato degli svincolati per cercare un’alternativa da inserire a centrocampo. Intanto, la partenza di Dele libera uno slot e alleggerisce il monte ingaggi.
Un epilogo silenzioso per un giocatore che, solo qualche anno fa, incantava Wembley e sfidava Messi in Champions League.
