La sfida di Donnarumma al City: accontentare Pep Guardiola

Gianluigi Donnarumma

Gianluigi Donnarumma Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Settembre 3, 2025

Gianluigi Donnarumma al Manchester City: il club inglese ha aperto un nuovo capitolo tra i pali dopo la partenza di Ederson, trasferitosi al Fenerbahçe per circa 14 milioni di euro. La decisione di Pep Guardiola e della dirigenza di intervenire sul mercato non era soltanto necessaria, ma si è resa inevitabile dalla dinamica venutasi a creare, sebbene vi sia ancora qualche dubbio.

Donnarumma, scelta quasi inevitabile

Il ritorno di James Trafford dal Burnley per 31 milioni non garantiva l’esperienza necessaria a una squadra che punta ogni anno a vincere la Champions League. Ecco perché l’occasione di Gianluigi Donnarumma, liberatosi sorprendentemente dal Paris Saint-Germain pochi mesi dopo la storica vittoria in Europa, si è trasformata in un’opportunità troppo ghiotta per essere ignorata. Guardando ai dati della stagione 2024-2025, Donnarumma ha totalizzato oltre 4.000 minuti in campo e 43 parate in 47 partite, mentre Ederson si è fermato a circa 3.700 minuti con 54 parate in 40 presenze. In termini di clean sheet nei campionati nazionali, il brasiliano ha registrato 10 gare a porta inviolata, contro le 4 dell’italiano.

La differenza con Ederson: il gioco con i piedi

Numeri simili, che però assumono un significato diverso se letti nel contesto dello stile di gioco richiesto da Guardiola. Il vero spartiacque resta il gioco con i piedi. Secondo i dati raccolti da FBref, Ederson ha completato 811 passaggi in stagione, Donnarumma 552. La precisione resta pressoché identica (87,9% contro 87,3%), ma il brasiliano spicca per la varietà: 142 passaggi corti, 471 medi e 194 lunghi, con un’efficacia del 65,3% sui lanci. Donnarumma, invece, si ferma a 118 corti, 332 medi e 101 lunghi, con il 57,1% di successo sui passaggi lunghi. Numeri che spiegano perché Ederson sia diventato il portiere con più assist nella storia della Premier League e un pezzo imprescindibile della costruzione dal basso del City.

Le prospettive di Gigio al Manchester City

Donnarumma arriva a Manchester con la consapevolezza di dover raccogliere un’eredità pesante: la vera sfida sarà adattarsi a un sistema che richiede rapidità, precisione e coraggio nella gestione del pallone. Guardiola, maestro nell’evoluzione tattica dei suoi giocatori, avrà il compito di valorizzarne le qualità difensive e, al tempo stesso, migliorare la distribuzione e la varietà di soluzioni. A soli 26 anni, Donnarumma ha ancora ampi margini di crescita. Il suo approdo in Premier League rappresenta un salto di qualità tanto per lui quanto per il campionato inglese. In questa ottica l’investimento da 35 milioni potrebbe rivelarsi un vero affare, specialmente se il portiere azzurro saprà rispondere alle esigenze tattiche di Pep Guardiola.

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