I due allenatori si ritrovano con organici dimezzati per la preparazione: tra acciaccati, voli intercontinentali e dubbi fisici, la ripartenza dopo la sosta rischia di essere un salto nel buio.
Le due squadre più attese della parte alta della classifica, Juventus e Inter, affronteranno la ripresa del campionato in una condizione tutt’altro che ottimale. Tra nazionali in giro per il mondo, infortuni da monitorare e ritorni attesi solo a ridosso del weekend, Igor Tudor e Cristian Chivu lavorano a ranghi ridotti, con poche certezze e molte incognite. La sosta, più che un momento utile per ricaricare le energie, si è trasformata in una complicazione logistica e medica che rischia di compromettere l’avvicinamento ai prossimi impegni.
A Torino, Tudor ha ritrovato il gruppo senza almeno sei titolari. La difesa, già colpita da problemi fisici nelle ultime settimane, resta un punto interrogativo: Bremer non è ancora al 100%, mentre Gatti e Danilo sono attesi solo venerdì sera, con appena un paio di sedute a disposizione. A centrocampo, mancano Fagioli e Locatelli, entrambi impegnati con la Nazionale, mentre Rabiot continua un lavoro personalizzato dopo il fastidio muscolare che lo ha tenuto fuori prima della sosta.
Situazione analoga per l’Inter, dove Lautaro Martinez tiene tutti col fiato sospeso. Il capitano argentino ha rimediato un affaticamento muscolare nel match contro il Paraguay e, pur essendo rimasto in gruppo con la Selección, verrà rivalutato solo una volta rientrato a Milano. Chivu spera in un recupero in extremis, anche se lo staff medico non esclude un’esclusione precauzionale per evitare ricadute.
Inter, emergenza vera. Chivu spera nei rientri in extremis
In casa nerazzurra le assenze sono numerose e distribuite su tutto l’assetto tattico. La linea difensiva è priva di Pavard e Bastoni, entrambi fermi ai box per noie muscolari non gravi, ma sufficienti a far saltare la preparazione settimanale. A centrocampo mancano Barella e Calhanoglu, ancora impegnati con le rispettive nazionali, mentre Frattesi è reduce da un acciacco rimediato nell’ultima amichevole dell’Italia e non ha ancora ripreso ad allenarsi in gruppo.

Il nodo più grosso resta l’attacco. Con Lautaro in bilico, resta solo Thuram in condizioni accettabili, ma anche il francese ha giocato due gare consecutive in nazionale e dovrà gestire i carichi. Chivu, nel frattempo, sta valutando soluzioni alternative.
L’Inter dovrà affrontare una sfida delicata già alla ripresa, e il rischio è quello di scendere in campo con una formazione molto rimaneggiata. Il tecnico rumeno spera di poter contare almeno su Bastoni e Calhanoglu dal primo minuto, ma sarà una corsa contro il tempo.
Juventus, Tudor in piena fase sperimentale
Anche la Juventus si prepara a gestire la ripartenza in piena emergenza. Con tanti giocatori ancora fuori sede o fermi ai box, Tudor ha iniziato a testare soluzioni tattiche diverse, complice anche la necessità di ruotare alcuni elementi meno impiegati nelle ultime settimane. Tra questi Cambiaso, Weah e Nicolussi Caviglia, che si stanno giocando una chance dal primo minuto.
Uno dei rebus principali riguarda la coppia d’attacco. Vlahovic ha giocato solo uno spezzone nell’ultima gara della Serbia, ma le sue condizioni restano sotto osservazione. Yildiz, rientrato dalla Turchia, potrebbe essere l’arma a sorpresa, anche se Tudor dovrà fare attenzione a non bruciare il giovane talento.
Il tecnico croato spera nel rientro rapido dei nazionali azzurri, ma avrà solo due giorni completi per prepararli al meglio. La sfida con l’Udinese, in programma domenica sera, rappresenta un bivio importante per tenere il passo dell’Inter e non perdere terreno nella lotta al vertice.
La sensazione è che entrambi gli allenatori dovranno affidarsi non tanto alla strategia quanto alla tenuta nervosa dei singoli, almeno fino a quando la rosa non tornerà al completo. Nel frattempo, le infermerie restano affollate e gli allenamenti a ranghi ridotti, con la speranza che il conto fisico pagato alla sosta non si trasformi in un ostacolo più lungo del previsto.
