Gasperini cambia la Roma. Pellegrini verso un nuovo ruolo tattico nella linea offensiva

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Gasperini, durante un match da allenatore della Roma. - @ANSA

Luca Antonelli

Settembre 4, 2025

Il tecnico ha in mente una trasformazione per il capitano giallorosso, più vicino alla porta.

Lorenzo Pellegrini si prepara ad affrontare una nuova stagione con la Roma, ma stavolta lo farà sotto una luce diversa. Non solo per l’arrivo di Gian Piero Gasperini in panchina, ma per la trasformazione tattica che il tecnico starebbe studiando proprio su di lui. A Trigoria, nelle prime sessioni tecniche, il capitano giallorosso è stato spesso provato in una posizione diversa rispetto a quella abituale. L’intenzione di Gasperini è chiara: portare Pellegrini più vicino alla porta, sfruttandone visione, tempi d’inserimento e capacità balistica.

Il centrocampista classe ’96, reduce da una stagione segnata da acciacchi e discontinuità, ha voglia di rimettersi al centro del progetto. L’idea di cambiare zona di campo potrebbe rappresentare una svolta, ma anche una sfida. Il nuovo ruolo richiede intensità, rapidità nei movimenti senza palla e letture offensive rapide, aspetti che Gasperini considera fondamentali nel suo sistema. Per questo, i primi test tattici hanno visto Pellegrini agire quasi da seconda punta, con compiti ibridi tra il trequartista classico e l’incursore moderno.

Il piano di Gasperini per rilanciare Pellegrini

Dopo aver rivoluzionato l’Atalanta puntando su interpreti in grado di ribaltare l’azione in pochi tocchi, Gasperini cerca ora di replicare certi meccanismi anche a Roma. In questo contesto, Pellegrini diventa un tassello chiave, da modellare secondo una logica più verticale. Le qualità del capitano non sono in discussione: sa muoversi tra le linee, gestisce bene il pallone e ha un buon feeling col gol.

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I giocatori della Roma festeggiano durante un goal. – @ANSA

Nella visione del tecnico, però, queste doti vanno sfruttate in un’area di campo più avanzata. Niente regia bassa o copertura a tutto campo: l’obiettivo è liberare Pellegrini da compiti difensivi, lasciandogli più libertà di attaccare l’area e tentare la conclusione. Nei primi allenamenti, la sua posizione è spesso coincisa con quella dell’ex Ilicic a Bergamo, un ruolo che prevede libertà di movimento tra le linee ma anche responsabilità nell’ultimo passaggio.

Non si tratta solo di un aggiustamento tecnico. Gasperini vuole recuperare un giocatore che, negli ultimi mesi, ha dato segnali altalenanti. La Roma ha bisogno del miglior Pellegrini, quello che fa la differenza, e per questo il nuovo allenatore è pronto a costruire intorno a lui uno spartito su misura. I compagni dovranno adattarsi: con Dybala più largo e Aouar a completare il terzetto, l’equilibrio sarà delicato. Ma il rischio, in certi momenti, va corso.

I test in ritiro e la sfida dell’adattamento

Nel ritiro di Pinzolo e nelle prime amichevoli, Pellegrini ha dato segnali positivi. Ha segnato, ha corso, si è messo in discussione. Non ha più l’alibi degli acciacchi fisici, e questo lo sa. La nuova posizione lo espone maggiormente alla pressione difensiva avversaria, ma gli permette anche di incidere in modo più diretto.

Durante la preparazione, lo staff di Gasperini ha lavorato con lui su tempi d’attacco, smarcamenti e movimenti coordinati con le punte. L’adattamento non sarà immediato, ma ci sono margini di crescita evidenti. La gestione della fatica sarà un altro elemento da considerare: il gioco dell’ex tecnico dell’Atalanta è dispendioso e non ammette pause, neanche per chi ha la fascia al braccio.

Nel match amichevole contro il Frosinone, Pellegrini ha agito da mezzapunta puro. Ha sfiorato il gol e ha partecipato attivamente alle azioni d’attacco. Il gol arriverà, ma già si nota una maggiore predisposizione a entrare nel vivo dell’azione. E Gasperini osserva tutto, annota, corregge. Perché per lui, ogni dettaglio conta.

Ora resta da capire se questo nuovo Pellegrini sarà in grado di sostenere il ritmo e il peso del ruolo disegnato per lui. Le prossime uscite ufficiali daranno risposte più chiare, ma una cosa è certa: la Roma vuole puntare forte sul suo capitano, e lui non può tirarsi indietro.

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