L’esterno italiano non compare tra i convocati per la fase a gironi: al suo posto c’è Trey Ngumoha, classe 2007. Una scelta che solleva interrogativi sul progetto tecnico dei Reds e sul futuro dell’azzurro.
Tra i 22 nomi registrati dal Liverpool per la fase a gironi della Champions League, manca un nome importante: Federico Chiesa. L’esterno azzurro, arrivato ad Anfield con grandi aspettative, è stato escluso dalla lista UEFA per fare spazio al giovanissimo Rio Ngumoha, esterno offensivo di soli 17 anni, già protagonista nelle prime uscite stagionali. La scelta non è legata a problemi fisici, né a un calo di rendimento, ma alle restrizioni regolamentari imposte dalla UEFA sulla composizione delle rose e alla volontà del club di investire su profili “homegrown”.
Chiesa fuori per motivi regolamentari: spazio a chi può crescere in casa
La decisione di lasciare fuori Chiesa nasce da un vincolo preciso: ogni squadra può iscrivere fino a 25 giocatori, ma almeno 8 devono essere cresciuti in club nazionali. Il Liverpool, con soli 5 giocatori formati in Inghilterra, ha avuto a disposizione 22 slot reali. Con tanti elementi di esperienza in rosa, l’esclusione ha colpito proprio l’esterno italiano, sacrificato per inserire giovani che potranno essere considerati “formati in casa” nei prossimi anni.
Ngumoha, di fatto, ha beneficiato di questa situazione. Ala veloce, ambidestra, con spunti brillanti già messi in mostra nelle gare estive, è stato premiato per atteggiamento e impatto. Il suo ingresso nella lista Champions rappresenta una mossa che guarda al domani, anche a costo di rinunciare a un calciatore già pronto come Chiesa. Il nuovo tecnico Arne Slot ha condiviso la scelta con la dirigenza: puntare su chi si allinea al progetto sia tecnico che amministrativo.
Per Federico Chiesa si tratta di una battuta d’arresto importante. Reduce da un buon inizio di stagione, con una rete nelle prime giornate di Premier League, si ritrova ora ai margini della competizione europea più importante. Potrà tornare in lista solo in caso di passaggio del turno o sostituzioni per infortuni. Intanto resta a disposizione per le gare di campionato, dove dovrà dimostrare di meritare il rientro nei piani internazionali del club.
Chi è Rio Ngumoha: l’ala baby che ha superato Chiesa nelle gerarchie
Rio Ngumoha è il nome che ha preso il posto di Chiesa nella lista Champions del Liverpool. Classe 2007, ha compiuto 17 anni pochi giorni fa ed è già considerato uno dei migliori prospetti del calcio inglese. Cresciuto nel settore giovanile del Chelsea, è passato al Liverpool a inizio estate, attirando l’attenzione con prestazioni brillanti nei test pre-stagionali. In una delle prime amichevoli ufficiali ha anche segnato un gol decisivo, guadagnandosi così l’attenzione dello staff tecnico.
Il suo stile di gioco è diretto: attacca l’uomo, si accentra facilmente e cerca spesso la conclusione. Caratteristiche che si integrano perfettamente nel modello proposto da Slot, basato su rotazioni veloci e aggressività offensiva. Ngumoha è stato considerato non solo un investimento per il futuro, ma una vera alternativa immediata nella rotazione degli esterni.
La sua presenza tra i convocati Champions sottolinea una linea chiara: il Liverpool vuole crescere i suoi talenti, anche a costo di fare scelte dolorose. Chiesa, arrivato con ambizioni da titolare, si ritrova ora a dover rincorrere. La sua esclusione non è definitiva, ma manda un segnale forte: nel calcio moderno, il nome non basta, contano l’adattabilità e il contesto.
Il futuro europeo di Federico Chiesa dipenderà dalle prossime settimane. Se riuscirà a ritagliarsi spazio e continuità in campionato, sarà difficile ignorarlo alla prossima revisione delle liste UEFA. Ma intanto, la Champions comincia senza di lui.