Il difensore centrale resterà in azzurro ancora tre stagioni: ingaggio rivisto e centralità confermata nel nuovo progetto tecnico. L’intesa è arrivata dopo settimane di contatti continui.
Il Napoli ha definito in queste ore il prolungamento del contratto di Amir Rrahmani, confermando il difensore kosovaro come una delle pedine chiave del reparto arretrato. L’accordo, raggiunto dopo una serie di contatti costanti tra società e entourage del giocatore, prevede una scadenza fissata al 30 giugno 2028, con un ritocco dell’ingaggio a cifre in linea con il suo peso nello spogliatoio. La volontà comune era quella di proseguire il rapporto: Rrahmani voleva restare, il club ha deciso di blindarlo. E il momento non è casuale, perché coincide con una fase di ridefinizione della struttura difensiva da parte dello staff di Antonio Conte.
La trattativa, i dettagli dell’intesa e la posizione della società
Il nuovo accordo tra Rrahmani e il Napoli è stato costruito con pazienza. Dopo i primi segnali di apertura a metà agosto, si è entrati nel vivo alla ripresa post-mercato. Il difensore, arrivato nel 2020 dal Verona, aveva un contratto in scadenza nel 2026: si è deciso di prolungare di due stagioni, premiando rendimento e affidabilità. Il nuovo contratto prevede anche un adeguamento salariale, senza clausole rescissorie immediate, segno della fiducia totale della società.
Il club ha voluto confermare il ruolo del giocatore anche per dare stabilità alla linea difensiva. Con Kim ceduto ormai da tempo e il reparto in fase di ristrutturazione, Rrahmani rappresenta l’elemento di continuità. Nelle valutazioni interne si è tenuto conto del suo rendimento nelle ultime stagioni: titolare fisso, spesso decisivo nei duelli diretti, tra i più utilizzati nel campionato scorso. La scelta di prolungare, quindi, è tecnica ma anche simbolica: si riparte da chi ha dimostrato solidità.
Il Napoli sta lavorando per costruire una rosa sostenibile ma competitiva. In quest’ottica il prolungamento di Rrahmani risponde a un principio chiaro: trattenere chi ha dato garanzie. Le cifre dell’accordo non sono state rese pubbliche, ma si parla di un ingaggio aumentato, spalmato nel tempo. Una formula già utilizzata con altri senatori della rosa, per tenere i conti sotto controllo e mantenere alto il livello del gruppo.
La nuova difesa di Conte e il posto fisso del centrale kosovaro
Con l’arrivo di Antonio Conte in panchina, la linea difensiva del Napoli ha iniziato una fase di profonda trasformazione. Il tecnico predilige un’impostazione a tre centrali, almeno nei momenti chiave delle partite. In questo schema, Rrahmani ha già mostrato di sapersi adattare, giocando sia da centrale puro che da braccetto di destra. La sua capacità di leggere le traiettorie e di tenere l’uno contro uno lo rende compatibile con i principi richiesti dal nuovo staff.
Durante le prime amichevoli e nei test interni a Castel Volturno, è stato lui a guidare la linea, affiancato da elementi più giovani o in via di inserimento. La fiducia di Conte è stata visibile fin dai primi giorni di lavoro. Rrahmani ha mantenuto un atteggiamento sempre concentrato, lavorando su posizionamento e comunicazione con i compagni. Il suo rinnovo, a questo punto, diventa un messaggio chiaro anche per lo spogliatoio: resta chi risponde sul campo.
Il tecnico lo considera un riferimento, anche nei momenti di difficoltà. Nelle rotazioni difensive, infatti, il kosovaro parte avanti rispetto agli altri, sia per esperienza che per affidabilità. Il Napoli, con questa mossa, chiude una questione potenzialmente delicata prima che diventi un problema. E rafforza una delle zone chiave della rosa, nel momento in cui si prepara a un calendario fitto di impegni e a un cambio di filosofia rispetto agli anni passati.