Rigore tolto ad Álvarez, rabbia Simeone: “Mai vista una cosa così, mi vergogno davvero”

Simeone rigore

Nell'immagine, Diego Simeone durante una conferenza stampa. - @ANSA

Luca Antonelli

Settembre 5, 2025

Caos a Montevideo durante l’amichevole Argentina-Uruguay: la decisione del VAR annulla un rigore già assegnato a Julián Álvarez. L’allenatore si sfoga davanti alle telecamere.

La partita tra Argentina e Uruguay, valida come test amichevole pre-Mondiale, si è trasformata in un caso diplomatico dopo l’episodio avvenuto al 74’. Il direttore di gara aveva già indicato il dischetto per un contatto in area su Julián Álvarez, ma pochi istanti dopo la decisione è stata annullata dal VAR. Il fallo, inizialmente giudicato netto, è stato riconsiderato alla luce di un presunto tocco al pallone del difensore uruguaiano. La reazione di Diego Simeone non si è fatta attendere: “Mi vergogno, è un insulto a chi ama questo sport”, ha detto nel post-partita. Il clima si è fatto teso già dalla ripresa del gioco, con proteste da entrambe le panchine e fischi dagli spalti.

La dinamica del contatto e la decisione del VAR: cosa è successo davvero al minuto 74

Il contrasto tra Álvarez e Coates si è verificato nel cuore dell’area, con l’attaccante argentino lanciato a rete su assist di Enzo Fernández. Il difensore è intervenuto in scivolata, colpendo nettamente la gamba sinistra del giocatore del City. L’arbitro Pereira da Silva, senza esitazioni, ha assegnato il rigore, ma è stato poi richiamato al monitor. Le immagini mostrate al VAR, secondo la ricostruzione a bordo campo, evidenzierebbero un contatto millimetrico col pallone prima dell’impatto sull’avversario.

Simeone rigore
Julián Álvarez durante una partita con la Nazionale Argentina. – @ANSA

La revisione ha preso più di due minuti, con i giocatori in attesa e il pubblico impaziente. Al termine dell’analisi, rigore cancellato e ripresa con palla all’Uruguay. Da quel momento la partita ha cambiato tono. Diversi giocatori hanno cominciato a protestare in maniera sempre più veemente, e sul finale è stato necessario l’intervento degli steward a bordo campo per evitare uno scontro diretto tra le due panchine.

Le immagini televisive, rimesse in onda a rallentatore, non hanno chiarito del tutto il dubbio. Il piede di Coates tocca sì il pallone, ma solo dopo aver colpito il ginocchio di Álvarez. L’interpretazione è rimasta controversa anche a fine gara, quando diversi giornalisti sudamericani hanno chiesto spiegazioni dettagliate all’arbitro, che ha lasciato lo stadio senza rilasciare commenti.

Per Simeone, seduto in panchina per seguire da vicino alcuni suoi convocati, si è trattato di una “decisione incomprensibile, che rovina una partita internazionale davanti a milioni di tifosi”. Il tecnico ha lasciato lo stadio visibilmente scosso, rifiutando di stringere la mano al direttore di gara.

Le reazioni dopo il triplice fischio e il peso politico dell’episodio

Il clima nel post-partita è rimasto teso. Scaloni, tecnico dell’Argentina, ha scelto di non commentare l’episodio, limitandosi a un laconico “le immagini parlano da sole”. Diverso l’approccio della Federazione argentina, che tramite un comunicato ufficiale ha annunciato la volontà di inviare un reclamo alla Conmebol, ritenendo “ingiustificabile la rimozione di un rigore assegnato con decisione arbitrale chiara e senza errori evidenti”.

La federazione uruguaiana, al contrario, ha difeso l’intervento del VAR, parlando di “corretta applicazione del protocollo” e sottolineando la sportività del proprio difensore. La questione, già calda a livello tecnico, rischia ora di diventare un caso istituzionale, vista la richiesta argentina di avere accesso alle comunicazioni audio tra l’arbitro e la sala VAR.

Il peso politico dell’episodio è aggravato dal contesto: si tratta dell’ultimo test ufficiale prima della lista definitiva dei convocati per il Mondiale. Alcuni dirigenti argentini avrebbero parlato di “danno d’immagine” verso un giocatore come Álvarez, già punto fermo della Nazionale e protagonista in Premier League.

Nella notte, intanto, il video del contatto è stato rilanciato su tutti i social e dalle principali testate sportive in lingua spagnola, con milioni di visualizzazioni in poche ore. La frase “Me da vergüenza”, pronunciata da Simeone, è diventata virale, comparendo in meme e commenti ovunque. Il tema, ormai, non riguarda più solo la decisione tecnica, ma il modo in cui viene percepita la giustizia sportiva in campo internazionale.

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