Il nome dell’attaccante serbo torna a circolare in orbita nerazzurra: ecco cosa risulta al momento.
Un contatto vero, ma circoscritto. È quanto emerge da fonti vicine al club: l’Inter, nella primavera del 2026, avrebbe avuto un primo approccio esplorativo per sondare la disponibilità di Dusan Vlahovic. L’attaccante, legato alla Juventus da un contratto lungo e oneroso, è rimasto ai margini delle cessioni estive, ma non fuori dai radar delle big. Il club nerazzurro, che nei mesi scorsi ha osservato diverse situazioni legate al proprio reparto offensivo, avrebbe chiesto informazioni tramite intermediari tra aprile e maggio, valutando profilo, costi e fattibilità tecnica.
Il contatto, definito interlocutorio, non ha prodotto una trattativa vera e propria. Non ci sono state offerte, né incontri ufficiali. Il nome di Vlahovic è stato valutato in un dossier più ampio che comprendeva anche attaccanti giovani e profili in scadenza. La Juventus, da parte sua, non ha mai aperto formalmente a una cessione al principale club rivale, ma non ha escluso movimenti futuri in caso di proposta strutturata.
Le condizioni del possibile affare e lo scenario per il 2026
Per parlare davvero di una possibile operazione, servirebbero almeno due condizioni precise: la disponibilità di Vlahovic ad accettare una destinazione considerata “scomoda” e una base economica che l’Inter non ha mai messo nero su bianco. Il giocatore ha una valutazione di circa 65 milioni, ingaggio attuale superiore ai 9 milioni a stagione e un contratto in scadenza nel 2027. Cifre fuori scala per i parametri nerazzurri, almeno finché non verranno effettuate uscite pesanti.

In Viale della Liberazione non si escludono colpi a sorpresa, specie se alcune cessioni dovessero sbloccare margini di manovra. Il nome dell’attaccante serbo resta sullo sfondo, insieme ad altri profili meno costosi ma più flessibili. Per il momento, la situazione è congelata, ma il fatto che un contatto ci sia stato rappresenta comunque una traccia concreta. E in tempi di smentite e voci incontrollate, le tracce — quando confermate — pesano.
La Juventus, dal canto suo, non ha inserito Vlahovic tra gli incedibili. Le ultime stagioni non hanno rispettato del tutto le attese: buoni numeri, ma difficoltà di ambientamento, e tensioni interne che hanno complicato la sua centralità nel progetto. In caso di rilancio da parte dell’Inter, il discorso potrebbe riaprirsi, ma servirebbero garanzie tecniche e politiche. Non si tratta solo di soldi, ma di contesto. E di equilibri che, in Italia, non sono mai solo una questione di campo.
Vlahovic e Inter, incrocio possibile ma niente trattativa
Chi immagina già Vlahovic in maglia nerazzurra fa un passo più lungo della realtà. Ad oggi non c’è una trattativa, né un’intenzione formale di chiudere l’operazione. C’è stato un contatto, reale, ma rimasto allo stadio esplorativo. I dirigenti interisti lo hanno considerato tra i nomi “osservati” in prospettiva, in uno scenario in cui il reparto offensivo potrebbe cambiare volto tra fine 2025 e inizio 2026.
Nel frattempo, l’attaccante serbo prosegue la sua stagione a Torino, tra alti e bassi, alternando periodi prolifici a fasi più spente. Il suo entourage è consapevole che un’eventuale offerta forte da parte di un club di vertice potrebbe cambiare tutto, ma ad oggi il percorso resta ancorato alla Juventus. Non è escluso che in estate vengano riaperti alcuni dossier, ma al momento la pista più concreta porta all’estero, con Chelsea e Atlético Madrid da tempo in osservazione.
L’Inter non ha smentito né confermato, mantenendo la linea del silenzio operativo. Un dettaglio che, nel linguaggio del calciomercato, a volte pesa più di una dichiarazione. I contatti, quelli veri, spesso iniziano così: silenziosi, indiretti, lontani dai riflettori. Poi tocca al tempo trasformarli in operazioni. Oppure lasciarli lì, come tracce.
