Italia-Israele vale una fetta di Mondiale, gli Azzurri costretti a vincere per sperare

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Fotografia di rito prima della partita. - @ANSA

Luca Antonelli

Settembre 7, 2025

Con soli 6 punti e una differenza reti negativa, l’Italia non può più sbagliare: serve battere Israele per tenere vive le chance di qualificazione al Mondiale 2026.

L’Italia si gioca un pezzo del suo futuro nella prossima sfida contro Israele, in programma lunedì 8 settembre a Debrecen. Il cammino verso il Mondiale 2026 si è complicato, e non poco. Dopo tre giornate, gli Azzurri sono fermi a 6 punti, mentre Norvegia e Israele hanno rispettivamente 12 e 9. Il margine di errore si è ridotto a zero. Solo il primo posto garantisce l’accesso diretto, mentre il secondo comporta il passaggio dai play-off, un rischio che il commissario tecnico Gennaro Gattuso vuole evitare.

La situazione nel girone I e gli scenari possibili

Il gruppo I vede al momento la Norvegia al comando, seguita da Israele e Italia. La recente sconfitta contro i norvegesi e il successo sull’Estonia hanno lasciato la Nazionale in una posizione scomoda, a metà strada tra rilancio e fallimento. Battere Israele significherebbe agganciare il secondo posto e restare in corsa per una qualificazione che, fino a poche settimane fa, sembrava nelle corde della squadra.

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Italia Israele, durante le qualificazione Per Euro 2024. – @ANSA

Non si tratta solo di punti. La differenza reti gioca un ruolo cruciale: l’Italia è a -1, mentre la Norvegia è già a +11. Un distacco che impone non solo di vincere, ma di farlo con convinzione, segnando il più possibile. Ogni rete potrebbe risultare decisiva in caso di arrivo a pari punti, e questo lo staff tecnico lo sa bene. Anche un pareggio con Israele complicherebbe ulteriormente le cose.

Il calendario non aiuta. Dopo Israele, gli Azzurri affronteranno l’Estonia in trasferta, poi il ritorno contro Israele e la sfida con la Moldavia, prima del match conclusivo contro la Norvegia. Una strada lunga, piena di ostacoli, dove ogni gara sarà una finale.

Pressione altissima e margine nullo: servono risposte concrete

Il momento è delicato. Il gruppo guidato da Gattuso è chiamato a rispondere non solo sul piano tecnico, ma anche mentale. La gara contro Israele è uno spartiacque. Una vittoria rilancerebbe le ambizioni, una sconfitta segnerebbe quasi certamente l’addio ai sogni di qualificazione diretta. Il peso della maglia, in momenti come questi, può farsi sentire.

Gianluigi Donnarumma, chiamato a una prestazione da leader. Frattesi, Barella, Scamacca: tutti devono offrire qualcosa in più. Le difficoltà sono evidenti, ma non insormontabili. Israele arriva alla sfida con morale alto, ma anche con la pressione di doversi difendere da un’eventuale rimonta italiana. Ecco perché sarà fondamentale partire forte, tenere il ritmo alto e sfruttare ogni occasione utile.

Il problema resta la tenuta complessiva della squadra. Nelle ultime uscite si sono evidenziati limiti strutturali e una certa fatica nel costruire gioco con continuità. Gattuso, dal canto suo, ha chiesto ai suoi un cambio di passo immediato. Sa che il tempo stringe e che ogni dettaglio può fare la differenza.

L’Italia ha le qualità per uscire da questa situazione, ma serve una scossa vera. I numeri sono contro, il calendario è ostico, la tensione è alta. Ma proprio da questi elementi può nascere la reazione. Se la Nazionale saprà trasformare la pressione in energia, allora l’obiettivo Mondiale resterà raggiungibile.

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