Il club parigino si dice sorpreso per lo stop del suo esterno, impiegato da Deschamps nonostante non fosse al meglio.
Il Paris Saint-Germain è sul piede di guerra dopo lo stop muscolare rimediato da Ousmane Dembélé durante la sfida tra Francia e Ucraina, disputata a Lione il 5 settembre 2025. L’esterno francese ha riportato un problema alla coscia nella seconda metà della gara, ed è stato sostituito intorno al 60° minuto. Da Parigi trapela irritazione: secondo quanto riferito da ambienti vicini al club, il giocatore avrebbe manifestato già nei giorni precedenti fastidi muscolari, eppure lo staff della Nazionale avrebbe deciso di impiegarlo comunque dal primo minuto. Un atteggiamento definito “poco prudente” da chi lavora quotidianamente con lui.
Dembélé titolare contro l’Ucraina nonostante i fastidi fisici
Nelle ore successive alla partita amichevole, lo stesso PSG ha fatto trapelare il proprio malumore per la gestione del calciatore. Dembélé, acquistato nell’estate 2023 dal Barcellona, è uno dei profili chiave nello scacchiere offensivo del tecnico Luis Enrique. Dopo un avvio di stagione positivo, il giocatore aveva lamentato qualche affaticamento muscolare, tanto che era stato gestito con cautela nelle ultime due gare di campionato. La convocazione in Nazionale non è stata messa in discussione, ma a Parigi non si aspettavano un suo impiego così massiccio.

A preoccupare è soprattutto la zona interessata dall’infortunio: la coscia sinistra aveva già dato problemi in passato. Durante l’intervallo, secondo alcune indiscrezioni, il giocatore avrebbe riferito di sentire tirare il muscolo, ma la decisione di farlo rientrare in campo per qualche minuto nel secondo tempo è stata confermata comunque da Deschamps. Il risultato: un’uscita forzata e l’allarme immediato per lo staff sanitario del club francese, che ora teme un lungo stop.
La risposta della Francia e le tensioni con i club
La Federazione francese, attraverso una breve comunicazione interna, ha fatto sapere che la decisione tecnica era stata presa in base a quanto dichiarato dal calciatore stesso e che non risultavano problematiche significative prima del fischio d’inizio. Ma a Parigi la versione non convince. Deschamps, che da anni si confronta con i club sui temi legati alla gestione fisica dei giocatori, è abituato a questo tipo di polemiche, ma l’irritazione del PSG rischia di andare oltre il semplice fastidio post-partita.
Il calendario fitto e le esigenze delle Nazionali continuano a creare attriti con le società, specie quando si tratta di giocatori fragili dal punto di vista muscolare. Dembélé, nella sua carriera, ha dovuto già fare i conti con diversi stop, e ogni lesione viene valutata con grande attenzione. Le prime diagnosi parlano di una possibile lesione di primo grado, ma serviranno esami strumentali più approfonditi per confermare i tempi di recupero. L’assenza potrebbe aggirarsi intorno alle tre settimane, con un possibile rientro previsto per metà ottobre, ma il PSG teme che lo scenario possa complicarsi.
Per il club francese, già alle prese con gli infortuni di Nuno Mendes e Kimpembe, si tratta di un’altra tegola in una stagione già complessa sul fronte fisico. E la gestione dei nazionali, specialmente in amichevoli senza valore di classifica, torna sotto la lente. Anche perché, con il ritorno imminente della Champions League, perdere un titolare in questo modo rischia di compromettere gli equilibri del gruppo.
