Gattuso, non il migliore ma quello che serve a questa Italia

Gennaro Gattuso

Gennaro Gattuso Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Settembre 8, 2025

Il calcio azzurro prova a rialzarsi e Gattuso, in questo contesto, appare come un barlume di ottimismo. Non è forse l’allenatore migliore in Italia, ma probabilmente è quello che serve a una Nazionale in crisi. La difficoltà del movimento italiano è reale, testimoniata da due qualificazioni mondiali mancate e dalla mancanza di calciatori di grandissimo spessore all’orizzonte. Tuttavia . non significa che l’Italia non abbia materiale su cui lavorare.

Gattuso Ct: praticità, carattere e identità

La qualità complessiva del gruppo è superiore a quanto viene raccontato e l’arrivo di Rino Gattuso ha già portato un vento di fiducia e pragmatismo. Il ct è stato chiaro:  “ci sono giocatori validi, non partiamo da zero”. Da questa premesse, il ct ha intrapreso un percorso diverso, scelto di ridurre la complessità, abbandonato i tatticismi esasperati e puntato su un calcio più basico: intensità e spirito collettivo, autostima e orgoglio. La filosofia di Gattuso è chiara: è la nazionale azzurra a dover incutere rispetto agli avversari e non subirlo. A sostenerlo in questo ribaltamento di prospettiva, non a caso.  una struttura tecnica, con ex campioni come Buffon e figure carismatiche come Bonucci, chiamati ad affiancare il gruppo giorno per giorno.

Una Nazionale con più qualità di quanto si pensi

Anche il gruppo, a ben vedere, non è da buttare. L’Italia, non è al livello di Francia o Spagna, ma non è una nazionale di seconda fascia in Europa. In porta c’è un fuoriclasse riconosciuto come Donnarumma, fresco di trionfo in Champions. In difesa troviamo certezze come Bastoni, che ha giocato due finali nell’Europa che conta come Dimarco, e prospetti di alto livello come Calafiori (Arsenal) e Leoni (Liverpool), oltre a al capitano della squadra che ha vinto due scudetti su tre negli ultimi tre anni, , Di Lorenzo. A centrocampo spiccano Barella e Tonali. In avanti, manca qualcosa ma accanto a  Kean e un Raspadori approdato all’Atlético Madrid, c’è la qualità di Zaccagni, Orsolini e Politano. Insomma manca il fenomeno ma la qualità è medio alta.

Le prospettive: costruire nel presente, pensando al futuro

Il vero problema resta strutturale: troppi stranieri in Serie A e pochi minuti agli italiani, appena 98 nella prima giornata del campionato. Riforme serie sarebbero indispensabili, ma i frutti arriverebbero solo nel medio-lungo periodo. Per questo oggi la priorità è sfruttare al massimo ciò che abbiamo, restituendo coraggio e serenità ai ragazzi. Gattuso incarna questa mentalità: non è mai stato un fuoriclasse tecnico, eppure ha vinto tutto grazie a sacrificio e mentalità. È un modello da seguire per un gruppo che deve ritrovare entusiasmo e leggerezza. Le prime uscite con l’Estonia hanno offerto segnali positivi, ma il test contro Israele dirà di più. Con energia, compattezza e un clima meno tossico, l’Italia può davvero rialzarsi.

Change privacy settings
×